L’infettivologo Galli: «Il vaccino? O convinci o costringi. E certi medici cambino mestiere»

30 Dic 2020 9:52 - di Liliana Giobbi
Galli

«Non ne siamo fuori. Il vaccino ci aiuterà a venirne fuori ma con i tempi lunghi della campagna. Dobbiamo quindi continuare a mantenere le cautele del caso». Ad affermarlo è Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Ospite di Agorà su RaiTre, sottolinea come sulle vaccinazioni anti-Covid «è molto chiaro o convinci o costringi. Temo fortemente che i messaggi delle ultime settimane siano stati contradditori. Spero che la situazione del Veneto non sia antefatto di quello che possiamo aspettarci a gennaio».

Galli: i medici no-vax cambino mestiere

«Il piano vaccinale lo porteremo a termine. Bisogna essere positivi», continua Galli. «Non si è mai fatta una campagna vaccinale che riguarda tutti i paesi. È una situazione che non ha precedenti. Si tratta di una battaglia che si può vincere». Quanto ai medici scettici nei confronti della vaccinazione anti-Covid, l’infettivologo non ha dubbi. «Chi non si vaccina cambi mestiere», dice. «Siamo tutti molto drastici su questo. C’è la responsabili del medico di non portare l’infezione in corsia, e quindi lavorare in sicurezza anche nei confronti dei propri colleghi. Poi c’è una questione morale, i medici devo convincere. E se sei esitante sul vaccino non dai un buon esempio ai pazienti».

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