Meloni: «La maternità surrogata è un abominio. L’utero in affitto dev’essere reato universale»
Fare “fronte comune” contro “l’abominio della maternità surrogata”. A chiederlo è Giorgia Meloni, ricordando che, a differenza di quanto fatto da “certa sinistra” e “una sedicente cultura”, “questa battaglia non va combattuta sul terreno ideologico, perché riguarda la dignità stessa della donna, della maternità, del bambino”.
Meloni: “La maternità surrogata è un abominio”
FdI e la sua leader hanno depositato la prima proposta di legge sul tema nel 2016. Vi si chiedeva di rendere l’utero in affitto reato universale ed è arrivata in Commissione Giustizia alla Camera a settembre. Ora Meloni torna sul tema con un intervento su Avvenire, nel quale sottolinea che “la maternità surrogata è un abominio”. “Da madre – racconta la leader di FdI – sono rimasta sconvolta dalla storia di una ragazza ucraina, Katarina, andata in Egitto per partorire. Ha ricordato, in lacrime, di aver sentito piangere la bimba appena nata, ma che non ha voluto stringerla tra le braccia perché se l’avesse fatto non avrebbe più potuto lasciarla”.
La vita non è una merce
“Non c’è niente di civile – ammonisce Meloni – nel trasformare la vita in una merce acquistabile, anche online”. Di Katarina ce ne sono tante nel mondo. Quasi sempre sono donne in difficoltà economica e sociale, che si prestano a offrire il proprio utero in affitto a causa della loro condizione. Spesso per provvedere ad altri figli che già hanno. Si tratta di una realtà ampiamente e volutamente ignorata da chi, invece, presenta la pratica della maternità surrogata come una conquista.
L’appello a fare fronte comune: basta ideologia
Nel suo intervento Meloni si sofferma anche su questo aspetto, ricordando che “purtroppo, finora è prevalsa l’ideologia di certa sinistra e una sedicente cultura che considera una conquista di civiltà che il grembo di una donna e la maternità possano essere acquistate. Ma questa battaglia – avverte la leader della destra – non va combattuta sul terreno ideologico perché riguarda la dignità stessa della donna, della maternità e dei bambini. Si può fare fronte comune – conclude quindi Meloni – come in altre nazioni”.