Natale e Capodanno, misure ancora più rigide. Conte vuole scopiazzare la Merkel (senza soldi)
Per uscire dal caos in cui si è infilato, il governo ha deciso di copiare la Merkel. Il problema è che la Merkel impone un lockdown duro dando però soldi veri a chi è in difficoltà per il lavoro. I rossogialli, invece, vogliono irrigidire tutto ma dando un’elemosina. E rifilando le lezioncine televisive di Conte che ci dice come lavarci le mani. Si va quindi verso misure più rigide per il Natale. Nel frattempo, però, nel fine settimana hanno aperto i mercati come Porta Portese (assembramenti immediati) e hanno chiuso i centri commerciali (che erano in sicurezza, zeppi di controlli). In più hanno combinato un disastro nelle vie dello shopping. Roma ne è uno degli esempi, con le immagini che circolano ovunque. Errori su errori, un tira e molla continuo, il giochetto dei colori, la rovina dei trasporti e il fallimento del ritorno a scuola.
Conte, il Natale e il modello Merkel
I passi da compiere per modificare le misure del Dpcm Natale sono stati al centro della riunione di Conte con i capidelegazione, il ministro Boccia, il sottosegretario Fraccaro, il ministro D’Incà. Dal vertice è arrivato un via libera alle deroghe per gli spostamenti ma solo per quel che riguarda i piccoli comuni. Il limite è quello dei comuni con 5mila abitanti entro i 30 km. Per il resto, però, l’intenzione è quella di andare verso un “irrigidimento” delle disposizioni. Sulla base di quello che è stato definito “modello Merkel”.
Nuove “zone” rosse e arancioni
In sostanza, per quel che riguarda i prossimi giorni festivi e prefestivi, quindi proprio a ridosso di Natale, si prospetta l’ipotesi di disporre anche nuove zone rosse e arancioni. Non un nuovo lockdown, viene sottolineato, ma un irrigidimento delle disposizioni in tutta Italia. «Se la situazione in molte Regioni migliora è solo grazie alle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime è drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro», la posizione espressa dai vertici del Pd.