Papa Francesco spiega il significato del Natale: «La nascita di un bambino è la gioia più grande»
La nascita di un bambino è la gioia più grande della vita, «così è il Natale». Papa Francesco ha celebrato in mondovisione la messa della notte di Natale, anticipatamente, a causa del coprifuoco imposto dalla pandemia. Bergoglio ha presieduto la messa all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro. L’atmosfera era completamente diversa, per le rigide norme anti Covid. Erano ammessi meno di duecento fedeli, in numero contingentato, con mascherine e distanza di sicurezza.
Papa Francesco e la nascita di un bambino
Bergoglio ha spiegato ai fedeli di tutto il mondo il vero significato del Natale. «In questa notte si compie la grande profezia di Isaia: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Si sente spesso dire che la gioia più grande della vita è la nascita di un bambino. È qualcosa di straordinario, che cambia tutto. Mette in moto energie impensate e fa superare fatiche, disagi e veglie insonni, perché porta una felicità indescrivibile, di fronte alla quale niente più pesa. Così è il Natale: la nascita di Gesù è la novità che ci permette ogni anno di rinascere dentro, di trovare in Lui la forza per affrontare ogni prova. Sì, perché la sua nascita è per noi: per me, per te, per ciascuno».
Il significato di essere figli di Dio
Papa Francesco ha spiegato che cosa significhi essere figli di Dio. «Oggi Dio ci meraviglia e dice a ciascuno di noi: Tu sei una meraviglia. Sorella, fratello, non perderti d’animo. Hai la tentazione di sentirti sbagliato? Dio ti dice: No, sei mio figlio!». E ancora: «Hai la sensazione di non farcela, il timore di essere inadeguato? Dio ti dice: Coraggio, sono con te. Non te lo dice a parole, ma facendosi figlio come te e per te». Questo, «per ricordarti il punto di partenza di ogni tua rinascita: riconoscerti figlio di Dio, figlia di Dio. E questo il cuore indistruttibile della nostra speranza, il nucleo incandescente che sorregge l’esistenza. Al di sotto delle nostre qualità e dei nostri difetti, più forte delle ferite e dei fallimenti del passato, delle paure e dell’inquietudine per il futuro, c’è questa verità: siamo figli amati. E l’amore di Dio per noi non dipende e non dipenderà mai da noi: è amore gratuito, pura grazia».