Paura sul treno, immigrato rifiuta la mascherina e assale il controllore. Tra le urla spunta un coltello
Paura sul treno: un immigrato assale il controllore che lo esorta a indossare la mascherina. Tra le urla e le minacce, spunta anche un coltello… Siamo alle solite. Ancora terrore sui treni. Ancora un immigrato violento pronto a colpire duro di fronte a un semplice richiamo verbale. Stavolta siamo in Piemonte, su un convoglio della linea Torino-Ceres alla stazione di Venaria Reale. Un giovane immigrato guineano semina il panico tra i passeggeri a bordo, spaventati che l’aggressività brutale dello straniero possa scatenarsi anche contro uno di loro. Il ragazzo, peraltro, sfodera subito un coltello per dare ulteriore forza alle minacce, in quei concitati momenti, rivolte al controllore impegnato semplicemente nell’esercizio delle sue funzioni.
Panico sul treno: un immigrato assale il controllore
La vicenda risale appena a 24 ore fa e coinvolge un vagone del treno regionale che copre la linea ferroviaria che collega la città metropolitana di Torino con il capoluogo piemontese, passando per l’Aeroporto di Caselle, la Reggia di Venaria e le Valli di Lanzo. A bordo c’è un immigrato guineano senza mascherina e che, impunemente, ostenta il rifiuto a indossarla (in spregio alle norme anti-Covid e alle misure obbligatorie previste dalla normativa in vigore per l’emergenza sanitaria. Il controllore, dipendente Gtt, chiamato a far rispettare le norme, lo invita a provvedere e a ottemperare alla mancanza.
Urla e minacce: poi lo straniero estrae un coltello…
Ma il 22enne reagisce subito in modo aggressivo. Con un’irruenza che si fa aggressività brutale e minacciosa. E con stizza prima, e violenza inaudita poi, sfodera un coltello e assale il capotreno: lui quella mascherina non vuole proprio metterla. La tensione di quei concitati istanti si fa palpabile, con i passeggeri spaventati a questo punto più dalla veemenza minacciosa del giovane che dal rischio di un eventuale contagio. La situazione rischia di degenerare e vengono chiamati i carabinieri. Ma lo straniero, anche lì, si dimostra intenzionato a disobbedire, costringendo i militari ad arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Non prima di subire anche loro, chiamati dal controllore, la reazione aggressiva dell’uomo che scatta, puntualmente, alla richiesta dei documenti per l’identificazione.