Ragusa, finge di trovare un neonato abbandonato in un sacchetto, ma il bimbo è suo figlio

4 Dic 2020 12:33 - di Gigliola Bardi
neonato abbandonato

Aveva simulato il ritrovamento di un neonato abbandonato. Invece, quel bimbo nudo, avvolto in un plaid e un sacchetto di plastica, era il suo. E a tentare di abbandonarlo era stato lui. Sono state le indagine della polizia, intervenuta dopo la chiamata dell’uomo, a far emergere la verità sul caso di Vittorio Fortunato, il bimbo ritrovato a Ragusa il 4 novembre, e a portare all’arresto del macellaio 59enne che diceva di averlo trovato e che ora è gravemente indiziato per reato di abbandono.

Il finto ritrovamento del neonato abbandonato

Il 4 novembre, quando, dopo una chiamata alla Sala operativa, i poliziotti delle Volanti avevano soccorso il bimbo, che si è salvato solo grazie al loro intervento e alle cure immediate del personale sanitario. Il neonato, ritrovato nudo, avvolto in un plaid e abbandonato in un sacchetto di plastica, aveva il cordone ombelicale non chiuso. Gli agenti avevano sentito l’uomo che diceva di aver soccorso il bimbo. Il 59enne aveva raccontato di aver visto davanti alla propria macelleria quel sacchetto di plastica e di essersi avvicinato per spostarlo, pensando che contenesse spazzatura. A quel punto, però, era stato il racconto, aveva sentito i gemiti del piccolo e aveva chiamato un’amica perché lo aiutasse. Insieme, quindi, avevano deciso di chiamare le forze dell’ordine.

La mamma aveva chiesto di lasciarlo in ospedale

Dalle successive indagini, però, gli agenti hanno ricostruito uno scenario molto diverso. È emerso, infatti, che l’uomo la sera del 4 novembre aveva ricevuto una telefona dalla compagna 41enne, che gli chiedeva aiuto. Giunto a casa della donna, a Modica, il macellaio aveva scoperto che la compagna poco prima aveva partorito un bambino, che secondo le cronache locali era figlio del macellaio.

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