Reddito di cittadinanza, oltre ogni limite: tunisini l’hanno usato per finanziare il terrorismo islamico
Il reddito di cittadinanza usato per finanziare il terrorismo islamico. La scoperta è stata fatta dagli uomini della Guardia di Finanza di Bologna, che indagavano sulle attività finanziarie a sostegno dei terroristi. Seguendo i soldi, le Fiamme gialle sono risalite a due tunisini, che utilizzando il sistema del money transfer inviavano in Tunisia soldi a un foreign fighter iscritto nelle liste dell’antiterrorismo del Belgio. Nella ricostruire la provenienza di quei soldi, i militari hanno scoperto che venivano dal reddito di cittadinanza. Sussidio che, tra l’altro, i due tunisini percepivano in maniera illegittima, grazie a dichiarazioni false.
L’indagine della Guardia di Finanza
Reddito di cittadinanza, ci mancava il terrorismo
“Sul reddito di cittadinanza – ha commentato Maurizio Gasparri – avevamo letto di tutto. Percepito da mafiosi, brigatisti, pessimi elementi appartenenti o meno ad associazioni malavitose“. “Ma oggi – ha proseguito il senatore di Forza Italia – a quanto si apprende, si è veramente raschiato il fondo del barile per uno dei peggiori provvedimenti della storia della Repubblica italiana, figlio della politica qualunquista e assistenzialista di un errore democratico del quale pagheremo il prezzo per molti anni ancora, i grillini”. “Dopo aver finanziato il crimine nostrano, dunque – ha commentato Gasparri – questo ignobile strumento avrebbe fatto il salto di qualità nel mondo criminale, andando a finanziare il peggior terrorismo internazionale degli ultimi anni, che tanti lutti e tragedie ha causato in Europa e nel mondo”.
Gasparri: “Basta con questa ignominia”
“Cos’altro deve succedere – ha chiesto quindi il senatore azzurro – perché si ponga fine a questa vergogna? Abbiamo sottratto fondi che potevano essere utilizzati per creare lavoro vero e aiutare i nostri giovani; finanziato indebitamente persone che non meriterebbero altro se non le patrie galere; ora scopriamo questo aiuto al terrorismo internazionale. Si ponga fine a questa ignominia – ha concluso Gasparri – una volta per tutte”.