Reggio Calabria, voti falsi da ignari anziani e morti: arrestato il ras del Pd Antonino Castorina
Si è fatto eleggere al Comune di Reggio Calabria utilizzando i certificati elettorali – che lui stesso aveva richiesto – di centinaia di ignari anziani, alcuni dei quali perfino deceduti.
Con questa gravissima accusa è finito agli arresti domiciliari Antonino Castorina, rampante consigliere comunale del Pd eletto nelle recenti elezioni amministrative di Reggio Calabria risultando il più votato in assoluto con 1.861 preferenze. Ora si è anche capito come.
Una carriera, stroncata, quella di Antonino Castorina. Una figura in ascesa dentro al partito che lo aveva premiato con tutta una serie di cariche prestigiose.
E ora il Pd dovrà spiegare come ha potuto consentire ad un personaggio del genere di scalare il partito in Calabria.
Tutto è nato quando due agenti hanno notato una persona in possesso di alcuni duplicati di certificati elettorali che non erano riferiti a lui ma ad altri soggetti, in particolare anziani. E che peraltro erano riferiti a sezioni diverse di Reggio Calabria da quella nella quale si trovava.
Da lì è poi nato un complicato accertamento, svolto dalla Digos e dalla locale Procura di Reggio Calabria.
Le indagini sono partite da quella mole di duplicati di certificati elettorali, emessi in prossimità dell’appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre scorso a Reggio Calabria.
È stato a quel punto accertato che i duplicati dei certificati elettorali appartenevano a persone anziane, in quattro casi perfino deceduti, qualcuno addirittura nel 2018.
Magistrati e investigatori hanno scoperto che una presunta elettrice, di cui era stato richiesto il duplicato, risulta trasferita in un altro continente da tempo. E ovviamente anche lei ha espresso il voto. Ma è stato accertato che, in realtà, non ha mai votato trovandosi, appunto, all’estero.
Al momento il numero di sezioni coinvolte è di otto seggi elettorali. Ma le indagini, hanno avvertito i magistrati, sono appena all’inizio. E non è escluso che il sistema utilizzato dall’esponente Pd a Reggio Calabria sia stato replicato.
Agli arresti domiciliari, assieme ad Antonino Castorina, è finito anche il presidente di uno dei seggi elettorali al cui interno, è stato accertato, sono state effettuate operazioni illecite collegate alla espressione del voto.
I due sono accusati a vario titolo di falsità in atto pubblico e reati elettorali.
Alle elezioni amministrative del 2011 a Reggio Calabria, Castorina, come si legge nella sua biografia sul sito antoninocastorina.it , “si candida con il Pd nel collegio provinciale n 19 e risulta il più votato in assoluto con 1.861 preferenze”.
“Dopo una breve esperienza in segreteria regionale come responsabile dell’organizzazione, entra – scrive lui stesso sul suo sito – nella segreteria nazionale dei Giovani Democratici con Fausto Raciti segretario, ricoprendo il ruolo di Responsabile Legalità e Federalismo prima ed occupandosi poi dei settori Esteri ed Enti Locali”.
C’è da chiedersi, a questo punto, con quale criterio il Pd scelga i suoi Responsabili Legalità se l’esempio di riferimento è uno come Antonino Castorina.
L’esponente Pd arrestato oggi si vanta, sul suo sito, perfino di aver lavorato “al Parlamento Europeo come assistente parlamentare al fianco di Pino Arlacchi e di Nicola Caputo ed all’ambasciata di Estonia a Roma come consulente”.
Castorina ricorda anche di aver “ricoperto il ruolo di tesoriere e responsabile legalità per la segreteria nazionale dei Giovani Democratici“.
Non solo. Ha ricoperto “per l‘Anci Giovani Calabria, il ruolo di responsabile per le politiche dell’immigrazione fino al 2018”. E, in consiglio comunale di Reggio Calabria, è stato “Vice Presidente della Commissione Bilancio e componente della commissione elettorale”.
Castorina non era, insomma, un personaggio qualsiasi del Pd.
Coordina a livello regionale la componente “Energia Democratica” che si rifà alle posizioni di Anna Ascani attuale Vice Ministro dell’Istruzione.
Lo scrive sul suo sito lo stesso consigliere comunale del Pd oggi arrestato mostrando con malcelato orgoglio il suo cursus honorem.
Nel 2018, si legge ancora sul sito dell’esponente Pd arrestato, “il Sindaco Falcomatà lo indica come componente del Consiglio di Amministrazione della Università per Stranieri per rappresentare il Comune di Reggio Calabria”.
Ad agosto 2016, con 4.949 voti, viene eletto con Giuseppe Falcomatà al Consiglio della città Metropolitana di Reggio Calabria risultando in assoluto il secondo candidato più votato dell’intero consiglio ed il più votato tra i consiglieri comunali di Reggio Calabria. E non è escluso, a questo punto, che gli investigatori si vadano a rivedere anche i documenti relativi a quella tornata elettorale.
Nel mese ottobre 2016 Gianluca Callipo, Presidente nazionale di Anci Giovani, nomina l’esponente Pd arrestato oggi, nel coordinamento nazionale Anci Giovani chiedendogli di occuparsi del settore sport e del settore carceri. Un’esperienza che forse oggi potrà tornargli utile.
A febbraio 2017 il Sindaco Giuseppe Falcomatà forma la sua squadra di governo nella città Metropolitana. E gli affida le delicate deleghe al Bilancio, Politiche Comunitarie ed Internazionali, Politiche per l’immigrazione, politiche Giovanili, Rapporti con gli enti Locali, Rapporti con la Conferenza Metropolitana e con i territori, Polizia Metropolitana e Formazione Professionale.
E si arriva al 2018. Quando viene nominato da Anci nella Commissione Nazionale delle Politiche per l’Immigrazione che segue per il Comune di Reggio Calabria e per la Città Metropolitana.
Dal 2019 Castorina fa parte dell’Ufficio Legale del Consiglio Nazionale dei Giovani.
Ma la nomina che più brucia, con il senno di poi, è quella di componente del Comitato “Città Metropolitana-Fondazione Scopelliti” per curare l’aspetto organizzativo e di promozione delle iniziative per la cultura della legalità e della memoria del Sostituto Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione, Dottor Antonino Scopelliti. Il magistrato incorruttibile assassinato da Cosa Nostra nell’agosto del 1991.
Dal 2019 il Partito Democratici decide di cooptare Castorina nella Direzione Nazionale. Ora da Roma dovranno spiegare se erano a conoscenza di come Castorino si procurava i voti. Alle spalle di anziani e morti.
La politica malata e corrotta che purtroppo governa gli italiani, poi ci meravigliamo quando qualche mosca bianca con il pugno di ferro mette ordine al sistema e per questo viene acclamato e venerato. Siamo stanchi, siamo stanchi, siamo stanchi. La democrazia impone che ci sia anche un governo che usi un pugno di ferro contro il malcostume generalizzato, finchè non sarà attuata la certezza della pena avremo sempre un’Italia malata e corrotta.