Sangue a Milano, ginecologo 65enne rapinato e sgozzato in strada: caccia a 2 nordafricani in fuga

20 Dic 2020 10:42 - di Martino Della Costa
ginecologo sgozzato in una rapina a Milano

Sangue in strada a Milano: il ginecologo 65enne Stefano Ansaldi, rapinato e sgozzato in strada. È caccia a 2 nordafricani in fuga. Il medico napoletano è stato ucciso ieri nei pressi della Stazione Centrale, a pochi passi dalle vie dello shopping. Sgozzato con un solo colpo inferto alla gola. Due passanti, hanno accidentalmente trovato il suo corpo, riverso in terra in una pozza di sangue, sotto le impalcature di un palazzo in ristrutturazione. E hanno immediatamente provveduto a dare l’allarme. Forze dell’ordine e uomini della scientifica si sono subito recati sul posto per i primi rilievi del caso. La prima ipotesi è che si sia trattato di una rapina finita male. L’arma del delitto, un coltello, è stata trovata sulla scena del crimine.

Milano, ginecologo sgozzato in strada

Tutto è accaduto intorno alle 18.05 all’angolo tra le vie Macchi e Scarlatti. I contorni della vicenda sono ancora poco chiari, ma sembra che possa essere messere in collegamento con una seconda rapina compiuta a stretto giro dall’omicidio del ginecologo napoletano. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, infatti, gli aggressori sarebbero due stranieri. I quali, cambiato un indumento e indossato un cappellino in testa, si sarebbero allontanati in fretta e confusi nella folla dello shopping natalizio. I carabinieri di via della Moscova che indagano sul caso, hanno fatto sapere che l’ipotesi più accreditata è appunto quella di una rapina finita male. Eseguita probabilmente “da due soggetti”. Due killer che, precisano gli investigatori, alcuni testimoni avrebbero descritto come due nordafricani in fuga dal luogo del delitto di Ansaldi.

Il corpo trovato da due passanti

Non solo. Secondo una prima ricostruzione degli eventi ipotizzati dagli inquirenti al lavoro sul caso, sembra la vittima si trovasse sotto un’impalcatura al momento dell’agguato. E lì, allora, si sono concentrati i rilievi della scientifica. Come anticipato, sono stati alcuni passanti a trovare il medico aggredito e colpito a morte, agonizzante a terra. I soccorsi arrivati con un’ambulanza e un’automedica in codice rosso sul luogo dell’agguato sono intervenuti tempestivamente. Eppure, per il ginecologo ferito, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

I testimoni descrivono 2 nordafricani in fuga

Gli inquirenti però, ascoltati alcuni testimoni sulla scena del crimine, sono riusciti ad ottenere una descrizione sommaria dei presunti killer. Che, a detta dei racconti resi, sarebbero due nordafricani, visti fuggire dal luogo del delitto. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona raccolte e da visionare potranno fornire ulteriori conferme. Così come l’autopsia di rito – il corpo della vittima è stato trasportato dopo i rilievi nella camera mortuaria a disposizione degli inquirenti – fornirà ulteriori risposte alle domande degli investigatori.

La seconda rapina in zona a ridosso del delitto

Intanto, però, i militari confermano che la pista principale sulla quale si stanno concentrando le indagini è quella di una rapina finita male. Un’ipotesi avvalorata anche da un’altra concomitanza: poco distante dalla scena del crimine. E quasi negli stessi minuti, due rapinatori hanno aggredito un altro 70enne a cui hanno rubato il Rolex al polso e il cellulare, per poi fuggire. Se le indagini dovessero confermare che i due ladri sono gli stessi assassini di Ansaldi, vorrebbe dire che ci troveremmo di fronte a due killer spietati. A due criminali efferati e senza scrupoli, sembra, scappati in metro tra la folla dopo lo scempio.

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