Scuola: la protesta dei Dsga, una categoria preziosa ma penalizzata dalla ministra Azzolina

1 Dic 2020 18:35 - di Redazione
dsga azzolina

Il DSGA costituisce il motore dell’intero comparto amministrativo e funzionale di ogni istituto scolastico. La sigla tanto nota al mondo della scuola rimanda alla figura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ne coordina il settore, facendosi garante invisibile di ogni procedura burocratica per responsabilità diretta o dietro delega del DS. Sarebbe molto complicato immaginare il procedere del lavoro scolastico senza la presenza di questa indispensabile figura. Il rammarico e lo sconforto di coloro che hanno assunto tale incarico in qualità di facente funzione in questi giorni sta emergendo, con proteste e lettere aperte spedite ai giornali.

I Dsga stanno supportando l’anno più difficile per la scuola

Per fronteggiare la crescente situazione di emergenza, gli assistenti amministrativi, da ben 18 anni, hanno risposto, e rispondono anche quest’anno, alla chiamata alle armi, accettando l’incarico di DSGA facente funzione e supportando un sistema scolastico che, già messo troppe volte in discussione dalla polimorfa realtà politica, deve essere garantito per preservare la crescita culturale e personale del paese stesso. Nel rispetto della verità bisogna ricordare che spesso il trattamento stipendiale di alcuni DSGA facenti funzione è di gran lunga inferiore a quello maturato nel ruolo di assistente amministrato e ciò non frena il senso di responsabilità di coloro che, a prescindere dal compenso, hanno accettato quanto reso possibile per anni dal ministero stesso, ignorando che il proprio senso di responsabilità e il servizio reso negli anni avrebbero subito una profonda umiliazione.

I facenti funzioni deposti con brutalità

Nonostante di continuo la parola meritocrazia venga riproposta dall’attuale ministero dell’istruzione, il facente funzione è stato brutalmente deposto dal proprio incarico ad anno scolastico iniziato – e dopo aver firmato un contratto con decorrenza al 31 Agosto 2021 -, spodestato dalle proprie responsabilità, dalle mansioni iniziate, e rimesso al ruolo di derivazione. Tuttavia, beffa del caso vuole che per non tutti i facente funzione si riproponga quest’anno tale situazione, dal momento che la sostituzione del f.f. dipende principalmente dalla sede scelta e non è misura applicata ad ogni amministrativo ricopra tale ruolo.

Dunque, dopo aver svolto la funzione di DSGA per anni e aver acquisito in fieri le competenze professionali necessarie all’esecuzione delle mansioni richieste, compiendo, in parallelo, un approfondimento legislativo e contenutistico ( basti pensare ai numerosi percorsi di formazione realizzati e finanziati dal MIUR con ingenti investimenti), non è stato tenuto conto dell’indispensabile servizio reso durante gli anni né della conoscenza delle responsabilità che il ruolo assunto implica. Senza considerare la discrepanza enorme tra coloro che quest’anno, deposti dall’incarico di f.f., non potranno maturare punteggio, e chi, per mero fato, non ancora deposto, potrà maturare il punteggio relativo al fine dell’aggiornamento delle graduatorie.

L’assenza di meritocrazia nel ministero della Azzolina

C’è da chiedersi, allora, se si può accettare di sentir parlare di meritocrazia da parte di un ministero che non ha dato possibilità alcuna di riscattare, attraverso un percorso alternativo, il ruolo rivestito da quegli Assistenti Amministrativi che per anni hanno esercitato funzioni superiori. Non si può che denunciare, con sentito rammarico, questa grande e palese discriminazione, sperando in un atto di tutela da parte di quegli organi istituzionali che possiedono ancora spessore umano e politico.

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