Al Senato nasce il gruppo di Conte ma i numeri non aumentano e Lady Mastella non si iscrive
Appena nati, eppure già litigiosi. Al punto da lasciare fuori dalla porta, cioè dal gruppo dei sedicenti responsabili, un pezzo pregiato come la senatrice Sandra Lonardo, più nota come lady Mastella. La diretta interessata neppure prova a smentire o ad edulcorare: «Sì, sono fuori. Non ho mai firmato». Ma tiene a precisare che resta fermo il suo appoggio a Conte. Una sottolineatura che aggiunge un tocco di mistero alla esclusione della first lady di Benevento. Chi ha seguito la tormentata gestazione che ha portato alla nascita della pattuglia contiana fa risalire tutto ad una lite con l’ex-berlusconiana Maria Rosaria Rossi. Stando ai “si dice”, le due avrebbero discusso a muso duro sul logo del costituendo gruppo.
Lady Mastella vs Maria Rosaria Rossi
La Lonardo avrebbe voluto inserire accanto al logo del Maie e del Centro democratico di Tabacci anche Noi campani. È il simbolo con cui il marito ha sostenuto De Luca alle ultime regionali. Ma ha incontrato la fiera opposizione della Rossi (anche lei campana, per altro). «O Noi campani o non ci sto», avrebbe intimato lady Mastella nella sicurezza di spuntarla poiché determinante per costituire il gruppo. Invece, ad avere la meglio è stata la Rossi che avrebbe trovato in zona Cesarini due responsabili (uno in sostituzione della Lonardo) per garantire la nascita del contenitore politico pro Conte. L’ex-forzista ha smentito tale ricostruzione, confermata invece da chi ha partecipato alle trattative.
Ma fa pace con Renzi: «Torni in coalizione»
Lo conferma implicitamente anche l’altra contendente, pur provando a mettere sulla vicenda una toppa politica. «Un nuovo gruppo senza omogeneità politica e con esperienze diversissime non è quello che auspico», ha infatti dichiarato la senatrice. Che non fa mistero di volere il ritorno di Renzi in coalizione nonostante i reciproci sberleffi delle scorse settimane. «Nella mia storia – ha concluso lady Mastella – ho visto incomprensioni tra i cavalli di razza democristiani, ma che, al momento giusto, sapevano ricucire. A Conte e Renzi è richiesto altrettanto oggi, con la mediazione politica del Pd, che deve svolgere questa funzione di pacificazione». Più responsabile di così.