Addio al decano dei vescovi cinesi: aveva 99 anni. Ne ha passati 14 ai lavori forzati
La chiesa cattolica in Cina perde monsignor Zong Huaide, vescovo emerito di Sanyuan. “Aveva 99 anni, ma per i cinesi – che contano anche i 9 mesi di gestazione – è morto a 100 anni. Ha passato 14 anni nei campi ai lavori forzati dello Shaanxi”, riferisce AsiaNews.
“Monsignor Zong Huaide, una figura dolce e delicata”
“Ordinato vescovo in segreto nel 1987, è uscito dalla clandestinità nel 1992. Nel 1997 ha incontrato papa Giovanni Paolo II. Una figura dolce e dedicata, amata da cattolici ufficiali e sotterranei”, ricorda ancora l’agenzia di padre Cervellera.
Il bollettino della diocesi racconta che egli ora “riposa nelle braccia del Signore dopo una vita di preghiera e carità, un’età avanzata e gioiosa e senza malattie”. Mons. Zong è uno dei primi vescovi segretamente ordinati dalla Santa Sede, passati alla Chiesa ufficiale. Per almeno 14 anni ha subito una condanna ai lavori forzati in diversi campi dello Shaanxi. Personalità dolce e dedicata, egli è amato sia da cattolici ufficiali che sotterranei. I social media di questi giorni sono pieni di ricordi e elogi della sua testimonianza.
Preti cattolici lavori forzati: la regola della Cina comunista
Dal 1961 al 1965, impossibilitato dalle autorità politiche a esercitare il ministero sacerdotale, si è ritirato a casa a lavorare la terra. Nel 1965 è stato arrestato e nel 1966, in piena Rivoluzione culturale, ha subito una condanna di “riforma attraverso il lavoro”, lavorando in campi ai lavori forzati a Sanyuan, Xian, Baoji, e Yanan. Nel febbraio 1980 è stato liberato ed è tornato a lavorare come sacerdote a Tongyuanfang.
Secondo fonti della diocesi, nel 1985 egli è stato nominato in segreto vescovo di Sanyuan e consacrato in modo clandestino nel 1987. Il 23 dicembre 1997 è riuscito a compiere un viaggio in Italia e ad essere ricevuto da Giovanni Paolo II. Nel 2003 la Santa Sede ha accettato le sue dimissioni.