Aggredirono una troupe Rai: arrestati altri tre esponenti di spicco della tifoseria della Lazio (video)
Altri tre esponenti di spicco degli ultras della Lazio sono finiti agli arresti domiciliari. Sono accusati di far parte del gruppo che lo scorso 20 dicembre aveva aggredito una troupe della Rai. L’aggressione era scaturita da alcune riprese che gli operatori stavano effettuando a Ponte Milvio sull’attuale contingenza pandemiologica per conto della trasmissione televisiva della Rai “Storie Italiane”.
L’aggressione alla troupe Rai a Ponte Milvio
Infastidito dalla presenza della telecamera, il gruppo, composto da circa dieci persone, ha aggredito la troupe. Si scatenato, in particolare modo, contro il cameraman che è stato inseguito e ripetutamente colpito con calci e pugni. Si è conclusa così una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri dalla Compagnia Roma Trionfale e dalla Digos della Questura di Roma che 13 gennaio aveva visto finire ai domiciliari due persone. Nella prima trance, i carabinieri avevano arrestato due ultras della Lazio molto noti nell’ambiente del tifo romano, Franco detto ‘Franchino’ Costantino e Andrea Ruggero Isca, che il giudice delle indagini preliminari ha definito due personalità “aggressive e prepotenti”.
I due operatori televisivi aggrediti stavano documentando la numerosa presenza di giovani. Certificavano gli assembramenti di persone prive di mascherine, nei pressi di alcuni bar della piazza di Ponte Milvio. Infastiditi dalle riprese, il gruppo di giovani aggrediva ripetutamente i due giornalisti. Secondo l’accusa, avevano aggredito la troupe Rai con inaudita violenza. Una violenza che proseguiva anche dopo che i due erano riusciti a portarsi nei pressi del loro scooter.
Il Daspo Willy per gli ultras laziali
Nei confronti dei primi due ultras arrestati, il Questore Carmine Esposito, ha applicato per la prima volta nella provincia di Roma, la nuova norma varata dopo l’uccisione di Willy Monteiro Duarte. Un Daspo che vieta per due anni di frequentare locali pubblici quali pub, bar e ristoranti della zona della movida di Ponte Milvio, storico luogo di ritrovo dei tifosi Laziali.
Il provvedimento adottato mira a tener lontano da bar e locali pubblici persone socialmente pericolose che hanno preso parte a disordini all’interno o nelle immediate vicinanze di locali. Oppure che hanno commesso nei medesimi luoghi reati contro la persona o il patrimonio. Qualora le persone sanzionate, violassero il provvedimento, rischierebbero una pena pesante. Si va da 6 mesi a 2 anni di carcere e una multa tra gli 8.000 e i 20.000 euro.