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Bassetti campagna vacci

Bassetti: “Piano vaccinale fallito. Anche se arriveranno le dosi non c’è una struttura pronta”

Cronaca - di Gabriele Alberti - 26 Gennaio 2021 - AGGIORNATO 26 Gennaio 2021 alle 18:14

Ci sono ritardi su tutta la linea e anche se arriveranno le fiale non vedo un’organizzazione pronta”. Matteo Bassetti, non da oggi, critico su molte delle misure del governo oggi si espone con toni preoccupati sul piano vaccinale che sta partendo in ritardo e con mille problematiche legate alla distribuzione. Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, si dice ancor più critico che in passato. E lo motiva così.

Bassetti: “Non hanno funzionato  piano A e piano B”

“Sono stato tra i primi critici della campagna vaccinale quando fu annunciata e lo sono, oggi, ancora di più. Vedo che la capacità di reazione del Paese e della struttura commissariale non è adeguata: il piano ‘A’ di vaccinare 40 mln di italiani a settembre, annunciato tempo fa, è fallito. Ed non è decollato nemmeno il piano  ‘B’ di mettere in sicurezza gli anziani vaccinandoli a gennaio. Ci sono ritardi su tutta la linea e anche se arriveranno i vaccini non vedo un’organizzazione pronta a vaccinare milioni di persone”.

Non si sono protetti i deboli

All’Italia serviva un ‘piano B'”per mettere in sicurezza entro l’estate le persone con più di 70 anni e chi soffre di problemi di salute: obesi, immunodepressi, nefropatici, trapiantati, cardiopatici, malati respiratori e disabili”. Bassetti più volte nei suoi interventi si è espresso per ” centralizzare l’organizzazione delle vaccinazioni con una struttura unica. Che compri le siringhe e assume i medici, gli infermieri e gli assistenti sanitari”.

Bassetti: “Dovevamo coinvolgere i medici di base”

Si poteva fare di più con più prontezza e “copiando” anche esempi virtuosi. “Mi chiedo perché non abbiamo seguito gli esempi di campagna vaccinali virtuose come ha fatto Israele – si chiede Bassetti -. Già a ottobre-novembre sono partiti con una campagna di informazione sui vaccini che ha spronato l’incredibile numero di immunizzazioni fatte in poco tempo. Noi dovremmo puntare anche sulle farmacie, sui medici di famiglia, sui medici del lavoro delle grandi aziende, solo così nel giro di poco tempo si possono immunizzare milioni di persone”.

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di Gabriele Alberti - 26 Gennaio 2021