Capodanno criminale a Milano: nel quartiere multietnico spari ad altezza d’uomo (video)
Capodanno col botto, anzi, con lo sparo ad altezza d”uomo a Milano. Precisamente a via Padova, nel centro del quartiere multietnico dove nordafricani e latinos si spartiscono le case e le strade in una vera guerra di bande.
Capodanno a Milano: via Padova pare Beirut
Dimenticate il Capodanno della Milano da bere. Il video dura pochi secondi ed è agghiacciante. Un uomo prende una pistola e inizia a sparare alcuni colpi con una pistola, con il braccio teso davanti a sè. Spara come se dovsse colpire un bersaglio ideale. Ma gli spari partono ad altezza d’uomo. Se qualcuno fosse stato per strada, in quel momento, sarebbe stato centrato.
Una situazione drammatica, paradossale ed emblematica. Nel momento in cui gli italiani per bene vengono rinchiusi in casa, i criminali sono liberi di fare tutto. Mentre il ministro Lamorgese annuncia controlli senza sosta persino nelle case, ci sono interi quartieri italiani ostaggio dei banditi. E basterebbe chiedere a un milanese chi abiti a via Padova per capire di che cosa stiamo parlando.
Nel quartiere multietnico di Milano 300 fatti violenti l’anno
Per capire il contesto, bisogna andare a leggere il blog I Milanesi: “Via Padova non è più il paradiso del ceto medio emergente, ma un angolo in cui si rifugia chi non ha abbastanza soldi per fuggire altrove, come gli immigrati. Dei 33mila residenti quasi un terzo sono infatti stranieri. Passeggiare per via Padova significa imbattersi in bar cinesi, ristoranti sudamericani, macellerie arabe e sale slot affollate da slavi. Alle fermate del bus 56 che attraversa la via si vedono quasi solo stranieri, gli italiani preferiscono spostarsi con altri mezzi. via Padova registra oltre 300 fatti violenti ogni anno, fra rapine, risse e aggressioni. E lo spaccio aumenta il degrado e la svalutazione della zona”.
Ieri notte il video della follia di Capodanno. Chissà se lo hanno girato anche al sindaco Beppe Sala, che così orgogliosamente si ricandida per il centrosinistra. Se nel 2021 c’è un quartiere di Milano che pare Beirut durante la guerra, la responsabilità è anche sua.