Carfagna: non mi faccio incantare dall’armata Brancaleone che Conte vuol mettere in piedi

23 Gen 2021 8:57 - di Agnese Russo
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Un centro “popolare” e patriottico c’è già: è Forza Italia. E dice no alle operazioni di trasformismo e “rammendo occasionale” per sostenere un governo e una maggioranza “senza più ossigeno né prospettiva”. No “all’ultimo imbroglio di una politica senza radici che si appropria di quelle altrui per gettare fumo negli occhi degli italiani”. È Mara Carfagna a chiarire che gli azzurri non hanno intenzione di svendere le loro tradizione e cultura politica al governo Conte o a un partito di Conte.

Il no di Carfagna a Conte

La deputata di Forza Italia lo ha chiarito in una lettera al Giornale, nella quale rivendica l’identità del partito. E spiega di leggere “con sconcerto gli aggettivi con cui si cerca di promuovere la nascita di un gruppo-cuscinetto a sostegno del governo di Giuseppe Conte alla Camera e al Senato e, in prospettiva, di un partito del premier”.  Gli aggettivi cui fa riferimento Carfagna sono “popolari” e “patrioti”. “Come se bastasse un nome per modificare la natura dell’operazione, che ai miei occhi è un rammendo occasionale e frettoloso di una maggioranza senza più ossigeno né prospettiva che non sia quella di arrivare al semestre bianco”.

I veri “popolari e patrioti” sono nel centrodestra

“Rubare questi due aggettivi, incardinati da una decennale tradizione al mondo dei moderati e del centrodestra (non certo ai savonarola del M5S o alle fondamenta internazionaliste della sinistra), rappresenterebbe un furto di senso. L’ultimo imbroglio – scrive Carfagna – di una politica senza radici che si appropria di quelle altrui per gettare fumo negli occhi degli italiani”. La parlamentare riporta quindi nel perimetro di Forza Italia la responsabilità di “difenderle”, recuperando “il rifiuto dell’estremismo; la ricerca del bene comune oltre l’ossessione di distruggere ‘il nemico’; il rifiuto della logica del tanto peggio tanto meglio, che porta a tifare per il collasso del Paese nella speranza di trarne vantaggio”.

Gli azzurri come argine all’armata Brancaleone di Conte

Un’operazione, scrive Carfagna, che è già stata incardinata da Silvio Berlusconi e che il partito deve sostenere. “Sono convinta – prosegue – che il Paese, nella drammatica tempesta sanitaria ed economica del Covid, abbia bisogno di punti di riferimento solidi, che costruiscano credibili percorsi di ripresa e salvezza”. E qui Carfagna arriva al punto: come? Pur non nominandola, la deputata conferma la sua perplessità rispetto alle elezioni e invita a interrogarsi “su come essere fino in fondo popolari e patrioti”.

Ma una cosa è certa: qualunque sia la strada, e per quanto sia da costruire, non contempla Giuseppe Conte come compagno di viaggio. Forza Italia, è l’esortazione di Carfagna, deve trovare il modo di arginare i piani di chi “già immagina di sostituirci, inventando un nuovo centro che non esiste e appiccicando i nostri aggettivi a qualche nuova armata Brancaleone. A un partito dei Ciampolillo, magari guidato da Giuseppe Conte”.

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