Casini: «Conte ha sbagliato tutto. Non credo che il Cav romperà con il centrodestra, lo conosco»
27 Gen 2021 8:33 - di Eugenio Battisti
U n decano, una certezza, un nome ancora spendibile. Pier Ferdinando Casini in un colloquio con il Corriere della Sera fa da Cicerone illuminando la strada per comprendere questa crisi di governo rocambolesca.
Casini: Conte ha sbagliato tutto
L’ex presidente della Camera premette: “Non voglio essere tirato dentro questo teatrino imbarazzante, nonostante ne abbia viste tante e sia l’ultimo a potermi scandalizzare”. Però dà volentieri un giudizio tecnico sui protagonisti.
A cominciare dal premier. “Conte finora ha sbagliato tutto: politicamente, e tecnicamente. Perché sarebbe dovuto salire al Quirinale un minuto dopo aver ricevuto le dimissioni delle due ministre di Italia viva”. Invece si è intestardito e ha detto ‘con Renzi mai più’. Errori blu, dice Casini. “Va bene, certo. ti può scappare. Del resto scappava anche a giganti come Craxi e De Mita, quante volte si sono detti una roba così? Per non parlare di Andreotti e Fanfani. Ma poi ricuci”.
“Mattarella è stato ineccepibile. Ma di più non può fare”
Il presidente Mattarella, invece, è stato ineccepibile. “Dopo il breve giro di consultazioni, potrebbe dare un mandato esplorativo a uno tipo Fico. Ma non per fregare Conte, sia chiaro, invece proprio per aiutarlo“. Conte che, per inciso, dovrebbe smettere di ascoltare i suoi pessimi consiglieri e tirare dentro Renzi. A giocare con il pallottoliere continua a farsi del male. Anche Matteo, però, deve stare attento. Il giochino – avverte l’ex democristiano – può rivelarsi rischioso. “Conte è l’unico che tiene unito quel puzzle complicato che sono i 5 Stelle”.
“Berlusconi non romperà con il centrodestra”
Sul fronte opposto c’è il centrodestra. Con l’incognita Berlusconi. Che ha detto in mille modi che non appoggerà mai un eventuale Conte ter. Il Cavaliere, dice Casini, “dovrebbe dire chiaramente che vuole un governo di larghe intese. E rompere con Salvini e Meloni. Ma non credo spaccherà mai il centrodestra, se un po’ lo conosco”.
E l’ex presidente della Camera, cresciuto a pane e Dc, con il leader azzurro è stato a lungo alleato. Silvio resterà con Bossi e Meloni. Casini, che forse sogna di chiudere la carriera politica con il gradino più alto, non esclude tassativamente il voto. Ora che la crisi è nelle mani di Mattarella le elezioni sono una ipotesi possibile.