Casini vota la fiducia ma punge la maggioranza: basta con la logica del pallottoliere
Pierferdinando Casini nel suo intervento al Senato punge la maggioranza e critica la logica del pallottoliere. Basta – dice ai suoi colleghi tutti intenti a fare i conti – con questi conteggi, “non mi interessa sapere se abbiamo due voti in più o in meno, qui c’è la necessità che questo governo allarghi la base di condivisione”. In pratica per Casini il governo rischia di uscire da questa vicenda con le ossa rotte. Più debole e meno credibile.
Casini legge in aula le citazioni di Zingaretti
Quindi Casini ricorda che quando era Berlusconi a cercare i responsabili per sostenere il suo governo le critiche da sinistra fioccavano ed erano molto violente. “Oggi non è più così, evito di leggere le citazioni di allora”, ironizza Casini. Poi legge altre citazioni però: quelle di Zingaretti che chiede a Conte una ripartenza, quella di Landini che lamenta la mancanza di dialogo con il governo sul Recovery Plan. Per dire che le ragioni poste da Italia Viva qualche fondamento ce l’hanno.
Casini a Conte: non prevalga il risentimento
“Non dica – ha continuato Casini rivolgendosi a Conte – che ci sono cose incancellabili, perché di incancellabile non c’è nulla e la sua stessa vicenda lo dimostra, visto che ha governato prima con Salvini e poi col Pd. Non prevalga la logica del risentimento perché noi abbiamo un Paese che deve essere ricostruito e non possiamo andare avanti accontentandoci dei numeri acquisiti sul pallottoliere. Sarebbe un grande favore ai sovranisti”.
Un chiaro invito a recuperare un percorso comune – Casini ha citato anche Aldo Moro a questo proposito – con Italia Viva e con i renziani. Perché in caso contrario lui stesso è molto scettico sulla capacità del governo di andare avanti nel modo che serve al Paese.