Di Bella come Muccioli, fango sulla sua opera nei nuovi documentari: “Cure miracolose e antiscienza”

21 Gen 2021 15:04 - di Giovanna Taormina
Di Bella

Tornano le campagne contro il Metodo Di Bella. Ossi di Seppia. Il rumore della memoria la serie prodotta da 42°Parallelo per RaiPlay, ha dedicato la prima puntata online al Metodo Di Bella. «Non esiste una cura miracolosa contro alcune malattie, ma esiste sempre e fortissimo il desiderio che una cura ci sia», si legge nella presentazione del documentario. «È proprio a partire da questo sentimento che nel gennaio 1998 alcune associazioni di pazienti oncologici chiedono al Ministero della Salute di validare le cure, prive di fondamento scientifico, proposte da un professore modenese, Luigi Di Bella. Quella del cosiddetto “Metodo Di Bella” è la storia vera di un venditore di speranze in lotta contro l’intera comunità scientifica… Questo episodio fondamentale del nostro recente passato viene ripercorso attraverso i ricordi, raccontati in maniera inedita, di una dei principali protagonisti della vicenda: Rosy Bindi, all’epoca ministra della Salute».

«Dalle cure miracolose ai no vax»

In contemporanea il Corriere della Sera Tv ha pubblicato un articolo dal titolo Dalle cure miracolose ai no-vax, ecco quando e come nasce l’antiscienza in Italia. Il Corriere poi in un altro articolo nel presentare il format ha parlato del Metodo Di Bella collegandolo ai negazionisti del Covid. Ecco cosa scrive: «Molto eloquente la prima puntata dedicata al Metodo Di Bella, tormentata vicenda di cronaca sociale che nel 1998 oppose un discusso “venditore di speranze”, con la sua cosiddetta terapia alternativa per la cura del cancro, alla comunità scientifica e al mondo politico. Rosy Bindi, ai tempi ministro della Sanità nel primo governo Prodi, torna a quelle ore con una sorprendente capacità di trasformare una vicenda di più di vent’anni fa in un capitolo vivo, immediatamente collegabile al dramma del Covid-19. Quindi anche al pericoloso universo dei negazionisti, alla faticosa battaglia della scienza e della ricerca contro le cure fai-da-te, presentate come miracolose, ma che puntualmente si rivelano inefficaci o persino dannose quando vengono sottoposte a rigorosi controlli».

Scende in campo Di Bella

Parole e servizi che fanno subito discutere. A scendere in campo è stato direttamente Giuseppe Di Bella. Il figlio del professore che ha ideato la multiterapia dalla morte del padre si è dedicato esclusivamente alla cura dei malati dei malati di cancro e alla ricerca scientifica con la creazione di una Fondazione. Per rendersi conto dei risultati ottenuti basta entrare nel sito www.DiBella.org e leggere le pubblicazioni sulle banche dati medico scientifiche e le testimonianze rese dai pazienti. L’ultimo caso che ha acceso i riflettori sulla terapia è stato quello di un malato di cancro al pancreas ultimo stadio guarito con la terapia Di Bella. Il tribunale di Catanzaro ha riconosciuto al paziente il diritto di poter avere tutti i farmaci della terapia gratis.

Ecco cosa scrive il dottor Di Bella

«Nella trasmissione – scrive in una lettera il dottor Giuseppe Di Bella –  viene capovolta la realtà ovviamente senza contraddittorio. Secondo una prassi consolidata della tv di regime. Non furono partiti o singoli parlamentari a promuovere manifestazioni. Ma già nel 1996, gli esiti positivi del MDB, avevano creato un crescente interesse da parte della pubblica opinione. E una progressiva ostilità da parte delle multinazionali del farmaco e dei circoli di potere politici, accademici, finanziari e degli apparati sanitari collegati. Si arrivò a ripetute manifestazioni di piazza per ottenere l’erogazione del MDB».

«I molti casi di guarigione»

E poi ancora. «Quando il MDB era all’ordine del giorno e gli organi d’informazione avevano riportato numerose testimonianze dirette di molti casi di guarigione con MDB, le forze politiche presero una decisa posizione. Le sinistre si schierarono a favore delle multinazionali e dei circoli di potere accademico finanziari e degli apparati sanitari  collegati, le destre a favore della libertà di cura e di valori etici e sociali».

L’attacco ai mainstream

Incalza ancora Di Bella: «Questi mainstream si arrogano il diritto di giudicare,  senza produrre alcuna prova, documentazione, riscontro, alle loro offensive dichiarazioni sul Prof. Luigi Di Bella. Sono perfettamente consapevoli di potere offendere, disinformare, senza alcun rischio di denunce, avendo sperimentato innumerevoli volte l’immunità e impunità quando si tratta del vilipendio del Prof Di Bella e dei figli. .
Denunce e querele sono regolarmente, e senza eccezioni, archiviate, al punto che io e mio fratello ormai non presentiamo più denunce consapevoli della loro totale e sperimentata inutilità. Nel 1998 i giornaloni di regime pubblicarono su di me ogni tipo di falsità: debiti per gioco d’azzardo, visite a cifre astronomiche ecc. Feci querela, dopo innumerevoli rinvii, l’avvocato di un noto imprenditore, proprietario di un giornalone e di una casa editrice e azionista di parecchie importanti aziende e testate giornalistiche, dopo l’ennesimo rinvio, venne da me ridendo con atteggiamento canzonatorio dicendo: ma veramente lei vuole mettersi contro…. ma non sa chi è?».

Il comunicato stampa del Ministero della Sanità

Il dottor Di Bella ricostruisce tutto il caso. «La diffamazione continuata e aggravante del Prof Di Bella da parte di questa pseudodemocrazia, è iniziata nel dicembre del ’97, col comunicato stampa del ministro pro tempore Rosy Bindi. (Riportato nella pagina del sito www.metododibella.org Sulla sperimentazione-truffa del Metodo di Bella: la verità – Metodo di Bella – Sito Ufficiale alla sezione Dossier 1 : La Sperimentazione MDB: ragioni reali per cui si giunse alla sperimentazione). Il 23/12/97 il comunicato stampa N° 267 del Ministero della Sanità, firmato dal Ministro Rosy Bindi e massime autorità sanitarie istituzionali, recitava: “Considerata l’esistenza del cosiddetto Metodo Di Bella è stata affermata la mancanza di fondamento scientifico documentato del metodo Di Bella e quindi l’insuscettibilità del medesimo all’impiego sistematico negli ammalati di tutti i tipi di tumore… “».

Di Bella e le proprietà antitumorali del MDB

«Risponde a verità quanto affermato in tono perentorio, sprezzante, intimidatorio, dalle massime autorità e commissioni sanitarie italiane? È proprio vero che la letteratura medico scientifica mondiale, alla fine del 1997, non comprendesse alcun fondamento scientifico che comprovasse l’azione antitumorale dei farmaci componenti del MDB? Non vi erano pertanto pubblicazioni relative all’azione antitumorale di questi farmaci?
Una ricerca eseguita il 23/12/97 sulla massima banca dati biomedica www.pubmed.gov sui singoli farmaci componenti del MDB, incrociando i farmaci con la parola “Cancro”, e limitando la ricerca agli studi eseguiti sull’uomo, ha evidenziato settemilaquaranta (7040) pubblicazioni sulle  proprietà antitumorali dei componenti del  MDB, confermando chiaramente anche la razionalità e scientificità della multiterapia oncologica MDB».

Mdb: 7040 pubblicazioni

7040 pubblicazioni così suddivise su: melatonina (318); retinoidi (1582);
vitamina E (819); bromocriptina (1504); somatostatina (2817).
«A due mesi dal comunicato stampa ministeriale, nel febbraio 1998, il Premio Nobel Andrea Schally scriveva “impressionante effetto antitumorale della somatostatina in molti tumori”. Per poi continuare: Nell’ultimo decennio, “l’impressionante attività antineoplastica degli analoghi della somatostatina è stata dimostrata in molti modelli tumorali“».

L’attività antitumorale della somatostatina

«Nei 10 anni precedenti (pertanto a partire dal 1988) la somatostatina e gli analoghi avevano già dimostrato un’impressionante attività antitumorale in molte varietà tumorali. Pertanto, nove anni prima del comunicato stampa, era già noto e documentato l’effetto antitumorale di quella somatostatina di cui tutte le autorità istituzionali sanitarie e il ministro nel dicembre 1997, avevano dichiarato la “mancanza di fondamento scientifico” rinnegando nuovamente questa evidenza scientifica a conclusione  della sperimentazione del 1998».

Di Bella: «L’interesse della ricerca per i componenti del MDB»

Di spiega che «oggi nell’allegato sui componenti MDB, reperibile alla sezione comunicazioni nella prima pagina del sito www.metododibella.org , si può evidenziare l’espansione esponenziale dell’interesse della ricerca e delle pubblicazioni a conferma della proprietà antitumorali antinfettive, e immunomodulanti dei singoli componenti del MDB. Per questo, col problema Covid, per il documentato potenziamento immunitario e antinfettivo il MDB è oggi la terapia antitumorale di scelta.  Le pubblicazioni del Nobel Schally sul deciso effetto antitumorale della somatostatina, componente fondamentale del MDB, oggi sono 107. Queste evidenze scientifiche, ufficiali, documentate, incontestabili e verificabili, per il Corriere della Sera, la Tv di Stato, e il Ministro della salute pro tempore, l’on. Rosy Bindi sono  :”… cure miracolose … e antiscienza “».

 

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