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È morto il senatore Romano Misserville, avvocato e uomo di destra fuori dagli schemi

Politica - di Redazione - 14 Gennaio 2021 - AGGIORNATO 14 Gennaio 2021 alle 15:03

È morto nella notte Romano Misserville, avvocato, senatore, tra i fondatori di An, militante fin da giovanissimo del Msi, del quale fu poi sindaco, a Filettino, negli anni dell’ostracismo verso la destra. Il 20 aprile avrebbe compiuto 87 anni. Secondo quanto riportato dalle cronache locali, Misserville un paio di settimane fa era risultato positivo al coronavirus.

L’impegno nel Msi fin da giovanissimo

Avvocato penalista, riconosciuto da tutti come un “principe del foro”, Misserville, classe 1934, aveva iniziato il suo impegno politico nel Msi da giovanissimo: aveva 15 anni quando si iscrisse. Formatosi nella militanza e negli enti locali, fu consigliere comunale in diversi centri della Ciociaria. Nel 1983 venne eletto sindaco a Filettino. Apprezzato dai suoi concittadini per il coraggio e la cultura istituzionale, non ebbe mai paura di mettersi in gioco, anche con scelte fuori dagli schemi. Agli annali della politica resta, per esempio, quella volta in cui, eletto senatore da un anno, nel 1987, si presentò in aula con una maschera antigas, per denunciare il degrado della Valle del Sacco e i rischi per la popolazione. Era la seduta di presentazione del presidente del Consiglio Giovanni Goria, i lavori andavano in diretta Rai.

Tra i fondatori di Alleanza nazionale

Ricoprì quattro mandati a Palazzo Madama, divenendo anche vicepresidente del Senato. Aderì alla svolta di Fiuggi e contribuì a fondare Alleanza nazionale. Ne uscì nel 1998, di fatto facendosi espellere, dopo aver dato vita al movimento “Destra e popolo” a seguito di uno scontro col partito sul tema del finanziamento pubblico. Passò quindi all’Udr di Cossiga e, nel 1999, venne nominato sottosegretario alla Difesa nel governo D’Alema. Ma l’incarico durò una manciata di giorni: Misserville non aveva mai rinnegato le sue origini politiche e le sue idee e, anche in quel frangente, in un’intervista a Repubblica, confermò di essere “uomo di destra” e di “essere stato” fascista. Ne scaturì un putiferio.

Romano Misserville, “un grande uomo”

Misserville decise poi di dedicarsi interamente alla professione, senza mai recidere il suo legame con la destra: nel 2014 non volle mancare, per esempio, alle celebrazioni per il centenario di Giorgio Almirante. Da avvocato affrontò casi complessi, come quello dell’omicidio di Serena Mollicone, ma si dedicò con passione anche a diversi casi pro bono. “Ha assistito gratuitamente molti clienti che non aveva possibilità economiche”, ha ricordato su Frosinoneweb il genero Biagio Cacciola, marito della figlia di Misserville, Fiammetta, scomparsa nel 2008 a causa di un tumore.

Ora il senatore “è andato ad abbracciare Fiammetta”, ha aggiunto Cacciola, parlando del suocero come di “un uomo di grande sensibilità. Era vicino a tutti coloro che stavano attraversando momenti difficili”. “Lui – ha aggiunto – aveva la capacità di individuare le caratteristiche di una persona dopo pochi minuti che l’aveva conosciuta. Se ne è andato un grande uomo e un egregio rappresentante della nostra terra”.

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di Redazione - 14 Gennaio 2021