“Faccetta nera”, non passa la mozione contro Elena Donazzan: fallito l’attacco della sinistra

20 Gen 2021 9:20 - di Federica Parbuoni
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È fallito il tentativo del centrosinistra veneto di mettere all’angolo l’assessore regionale, Elena Donazzan: la mozione di riserva discussa ieri in Consiglio non è passata. Donazzan, assessore di lungo corso apprezzatissima per il suo lavoro, era stata gettata nel tritacarne per essersi prestata nel corso della trasmissione La Zanzara a cantare Faccetta nera. Uno scivolone per il quale sia Donazzan sia il presidente della Regione, Luca Zaia, avevano chiesto scusa. Ma che ugualmente la sinistra ha cavalcato per quasi due settimane, sfoderando tutto il repertorio delle consuete strumentalizzazioni. Un teatrino che hanno voluto portare anche nel cuore dell’istituzione con la presentazione di quella mozione, un atto di censura simile a una sfiducia.

Respinta la mozione contro Elena Donazzan

La mozione, presentata da 11 consiglieri di opposizione, ha ottenuto solo 10 voti favorevoli, contro 32 astenuti di Lega e Lista Zaia e 5 contrari di FdI. Il testo chiedeva di esprimere “formale riserva nei riguardi delle affermazioni pubbliche e del contegno tenuto dall’assessore”, durante la puntata de La Zanzara dell’8 gennaio. I firmatari invitavano inoltre il presidente Zaia a “comunicare le determinazioni che intende assumere“. Una richiesta pretestuosa, considerato che il governatore, da subito, pur chiedendo a sua volta le scuse dell’assessore, aveva chiarito che non avrebbe preso in considerazione le richieste di dimissioni avanzate dalla sinistra.

L’assessore in Aula: “Accade nella vita di sbagliare”

“Accade nella vita di sbagliare. L’occasione di oggi mi permette di ribadire in modo ufficiale le mie scuse in quest’aula”, ha detto ieri Donazzan nel corso della discussione. “Non era mia intenzione offendere nessuno. E certamente – ha ribadito l’assessore – non mi troverò mai più nella circostanza di rispondere ad una trasmissione, qual è La zanzara, irridente e sopra le righe, creando imbarazzo alla mia amministrazione regionale”. “Viviamo un momento così delicato che – ha proseguito – deve vederci tutti impegnati, lo ricordo in primis a me stessa, con la massima attenzione rivolta ai veneti che soffrono e che ci chiedono risposte”. “Ringrazio il mio gruppo e il mio partito, che – ha concluso Donazzan – mi sono stati vicini in queste settimane così cariche di tensione. E che dimostrano come, su alcuni temi, la nostra nazione abbia ancora ferite aperte e un clima che non permette leggerezze”.

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