Fughe da Forza Italia, Berlusconi: “Datemi i nomi degli indecisi, ci penso io”: il retroscena
Ora ci penso io. Silvio Berlusconi scende in campo. «Mandatemi l’elenco completo di tutti quelli che ritenete indecisi. Se c’è qualcuno su cui avete meno dubbi, mettetelo comunque nella lista. Tutti quelli che in questo momento potrebbero ricevere una chiamata da Palazzo Chigi, o comunque da qualcuno di Cinquestelle e Pd, devono prima parlare con me». Un Cavaliere deciso come non mai negli ultimi tempi, ora che la caccia grossa del premier Conte prosegue per allargare la sua maggioranza, debole soprattutto nelle commissioni. Nel mirino dopo le fuoriuscite di Renata Polverini, Mariarosaria Rossi e Andeea Causin ci sarebbero almeno dieci parlamentari azzurri. Così Silvio Berlusconi ha deciso di intervenire lui, in prima persona.
Berlusconi scende in campo: il retroscena del Corriere
Il retroscena firmato da Tommaso Labate sul Corriere della Sera prosegue registrando un leader di Forza Italia che con il telefono in mano è intenzionato a contattare personalmente l’elenco di tutti quei parlamentari che vengono considerati indecisi. «Mi metterò anch’ io a fare le telefonate», leggiamo sul Corriere. Berlusconi avrebbe ribadito in una riunione ristretta con Gianni Letta e Niccolò Ghedini la linea del no rispetto a qualsiasi dialogo con la maggioranza. «Anche meglio le elezioni».
Fuga da Forza Italia, Berlusconi: “Ci penso io”
Del resto i rumors girano e la consapevolezza, detta a mezza bocca da qualche big del partito, «che qualcun altro per strada lo perderemo di sicuro, non lascia tranquillo Berlusconi. Si parla , scrive Labate, di “indiziati”. Vanno da “Luigi Vitali a Barbara Masini, passando per Anna Carmela Minuto e Claudio Fazzone”. Naturalmente gli indiziati smentiscono categoricamente. E le smentite non rassicurano. “Uno degli addetti al pallottoliere azzurro ha ritagliato e conservato una dichiarazione alle agenzie con cui Causin negava il passaggio tra i «costruttori»; assieme allo sbobinato di frasi analoghe pronunciate da Renata Polverini alla trasmissione Omnibus su La7, prima del sì a Conte. Dunque, ecco perché il Cavaliere tiene alta la guardia. Avrebbe detto: «Questo perché mi serva di lezione, mai dare nulla per scontato. In certi momenti non bisogna fidarsi che del proprio istinto». Tra i telefoni bollenti, adesso, c’è anche il suo.