Il giornale di Mentana sbugiarda Speranza: «Gli italiani effettivamente vaccinati sono meno di 6mila»
Questo articolo riporta una brutta notizia e una pessima. La brutta notizia è che il ministro della Salute Roberto Speranza diffonde dati gonfiati sugli italiani vaccinati. Il politico lucano ha infatti sparato la cifra mirabolante di “un milione di persone” vaccinate. In realtà, all’alba del 20 gennaio, sono meno di seimila. Se non ci credete andate sul sito del ministero.
La seconda notizia, ancora più brutta, è che nessuno, al ministero della Salute, si sia azzardato a smentirlo. Non un dirigente, non un virologo, non uno dell’esercito di esperti, non uno solo dei tanti saggi del Cts. Nessuno, neanche un usciere ha osato contraddirlo. Incompetenti, distratti, pavidi o compagni di propaganda? Fate voi.
A questo punto, il tifoso di questo governo starà già gridando alla bufala nostra, quella del “Secolo“. Eppure, la notizia che sbugiarda Speranza arriva da un giornale on line. Una testata che non è certamente ostile al governo.
I numeri gonfiati di Speranza sui vaccinati
Ecco, infatti, come Open di Enrico Mentana, nell’articolo di Giada Giorgi, demolisce le fake news di Speranza.
“Sono passati cinque giorni da quando il ministro della Salute Roberto Speranza ringraziava cittadini e operatori sanitari per l’importante traguardo di «1 milione di persone vaccinate in Italia», primo grande passo «di una maratona decisiva» contro Covid-19. A ruota arrivava l’entusiasmo del presidente del Consiglio Conte, che ribadiva l’importante numero, sbandierando il primato «dell’Italia in Ue per numero di persone vaccinate». Nel frattempo la cifra riportata sulla mappa ufficiale del Ministero per il monitoraggio della campagna (ora non più consultabile) è continuata a salire, segnando il superamento del milione di «vaccinazioni». I numeri però, e di conseguenza i tempi necessari a concludere la prima fase del piano, non coincidevano con quelli che sin dall’inizio risultavano ad Open. E la comparsa di un nuovo dato sul Report Vaccini anti Covid-19 diffuso dal governo nella giornata di ieri, confermano quanto siano stati frutto di un semplice e propagandistico trucco verbale”.
Sui dati scientifici non si può fare propaganda
Un semplice trucco propagandistico. Chiaro no? Vaccinare vuol dire, nel caso del siero Pfizer e di Moderna, iniettare ad un singolo soggetto due dosi differenti e a distanza di 21 o 28 giorni l’una dall’altra. Finché non si è completato il ciclo non si è vaccinati. Un ministro della Salute non può fornire dati così fuorvianti. Non a caso, ora sul sito del ministero della Salute, dopo l’articolo di Open, hanno corretto i dati.
Il precedente dei tamponi e degli effettivamente “tamponati”
Non è la prima volta che il governo gioca con i numeri in modo scorretto e propagandistico. Nella primavera scorsa c’era stato un precedente simile. Lo stesso calcolo approssimativo veniva adottato allorché la Protezione civile diffondeva il numero di “tamponi effettuati”. Anche in quel caso l’ambiguità era sul numero effettivo. Tra tamponi e tamponati. In quell’occasione, ci volle anche un articolo del Secolo per ottenere chiarezza. Sarà l’ultimo “incidente di percorso”? Non ci resta che fare affidamento alla speranza. Non il ministro, ma la virtù teologale.