Improvvisa spaccatura nei grillini: c’è chi è disposto a sacrificare Conte per non andare a casa
Ma sono davvero così compatti i grillini intorno alla figura di Giuseppe Conte? Qualche dubbio inizia a venire, almeno a leggere i toni di alcune dichiarazioni dei fedelissimi del premier, nonché qualche anonimo riportato da giornali autorevoli, come “Open”, di Enrico Mentana. Che scrive, a proposito delle trattative di Pd e M5S su Renzi e Conte: “Che si stia discutendo di un passo indietro di entrambi i protagonisti della crisi di governo, via Renzi e via Conte in virtù di una coalizione più ampia e solida? Un esponente dei 5 stelle spiega a Open: ‘Il Movimento non sta trattando solo per salvare il governo ed evitare le elezioni, ma anche per evitare la sua implosione’. Le correnti scorrono anche nel Movimento, come nei più tradizionali dei partiti. ‘C’è una fronda di parlamentari Cinquestelle che sembra disposta a sacrificare Giuseppe Conte pur di evitare le urne”. Una “bomba”, nel dibattito sulle sorti del governo: non ‘è che dire.
I grillini tra ufficialità e malumori su Conte
La mattinata era però iniziata con una dichiarazione fin troppo categorica di un importante esponente del M5S, che provava a sgomberare il campo anche dalle paure per l’appuntamento di mercoledì alla Camera con la relazione sulla giustizia di Bonafede.
“Il governo ha ottenuto la maggioranza, ma non è solo una questione di numeri: in questo passaggio cruciale la vera sfida del governo è quella degli obiettivi concreti, e per realizzarli serve quella prospettiva che il presidente Conte ha portato in Aula. Solo con una visione politica a lungo termine il governo potrà durare, ma soprattutto costruire il rilancio del Paese”, ha detto al Corriere della Sera Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ribadendo che il premier non si tocca.
Il collega Trizzino, però, usa toni diversi. E apre a un accordo con i renziani che chiedono la testa di Conte, ovviamente. “Parlare di ricucitura probabilmente è inappropriato ma si può fare qualcosa di diverso: cioè ricreare le condizioni ideali per una riflessione collettiva sui reciproci errori commessi in questi ultimi mesi. E, ove esistano le condizioni, potrebbe essere anche valutabile una riapertura di dialogo con i renziani”. Lo dice all’Adnkronos il deputato 5 Stelle Giorgio Trizzino. Con i parlamentari di Italia Viva, osserva il pentastellato, “abbiamo sempre lavorato proficuamente nel corso di questa esperienza di governo. Abbiamo constatato che non esistono sostanziali aspetti divisivi che ci impediscono di lavorare insieme“.