Meloni: l’avvocato Conte ha distrutto l’Italia. Ora vuole ricostruirla con un gruppo di disperati
“Avvocato Conte, questa mattina mi sono vergognata per il suo mercimonio. Non solo per quell’aiutateci che tradiva la sua disperazione“. E’ solo l’incipit dell‘intervento durissimo di Giorgia Meloni nell’aula di Montecitorio. Che, di fronte a un’assemblea immobile, ha demolito l’immagine, l’operato e le parole del premier. Gli ha ricordato, tanto per cominciare, i tempi (agosto 2019) in cui invitava a volare alto. A non ragionare come nella prima Repubblica.
Meloni a Conte: Mi vergogno per lei…
“Adesso vola alto? Sì con la Mastella airlines”, incalza la leader di Fratelli d’Italia tra gli applausi. “Voi ci fate rimpiangere la prima Repubblica. Perché nella prima Repubblica c’erano sempre gli stessi partiti ma cambiavano i presidenti del Consiglio. Ora si vorrebbe sempre lo stesso presidente del Consiglio con i partiti che cambiano”.
E chi è di grazia questo scienziato? “Uno sconosciuto – dice la Meloni – uscito dal cilindro di un comico di cui gli italiani, quando hanno votato nel 2018, non sapevano nulla. Lei si è definito ‘l’avvocato del popolo’. Avvocato d’ufficio, perché gli avvocati la gente se li sceglie. E non è il suo caso.”.
“In questi mesi lei ha deciso sulla libertà degli italiani”
Un attacco ad alzo zero. Che porta dritto alla richiesta di elezioni anticipate. “Per offrire al popolo italiano un governo forte, degno della storia della nostra storia”. In questi mesi – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – lei ha deciso sulla libertà degli italiani, sui diritti fondamentali. Sul lavoro, sulla scuola, sulla salute. Oggi lei viene qui e, in un misto di delirio di onnipotenza e ignoranza istituzionale, viene a dirci che vuole occuparsi di cose che non le competono. Come le legge elettorale. Dico, ve ne siete accorti voi, colleghi del Pd?“.
“Conte è perfetto per l’Ue e per i poteri forti”
Meloni parla di un Parlamento debole, sistematicamente esautorato. Di un’Unione europea contenta di trovarsi davanti un altro presidente del Consiglio a cui dare ordini. Di una grande finanza soddisfatta. Perché Conte è perfetto per tutti loro. “Giuseppe Conte è perfetto per l’Unione europea. Per i grandi media al servizio di poteri forti, perché è perfettamente in grado di assumere esattamente la forma che gli chiede il suo mandante. Praticamente Barbapapà”. Dice di voler ricostruire il Paese, ma lo ha distrutto. E ora “vorrebbe governarlo con un gruppo di disperati”, sottolinea la Meloni. Che non si rivolge mai a Conte con le parole ‘premier’ o ‘presidente’. Non una dimenticanza.
La leader di FdI a Mattarella: “le regole valgono per tutti”
Poi una finestra sulla minaccia cinese che incombe sull’Italia e di cui il premier è corresponsabile. E ancora un passaggio, anticipato dall’intervento di Fabio Rampelli, sul ruolo del presidente della Repubblica. Che nel 2018 non esplorò la strada di un incarico al centrodestra per cercare una maggioranza in Parlamento. “Le regole valgono sempre. E per tutti”, dice la leader di FdI. “Siete sicuri che il Quirinale vi permetterà di governare questa nazione senza una maggioranza assoluta?”.
“Se avesse un po’ di dignità, si sarebbe già dimesso”
Infine l’augurio che il Parlamento non permette lo scempio di un nuovo governo Conte. “L’Italia non può permettersi un governo più debole di quello che ha già. L’Italia ha bisogno di qualcuno che abbia la capacità di indicare la rotta. Il mare è in tempesta, qualche volta dovremo stare sotto coperta. Ma quei sacrifici alla fine ci porteranno in un porto sicuro. E tornerà il sole. Questo non lo può fare lei. Se avesse a cuore il destino di questa nazione si sarebbe già fatto da parte. Perché adesso è un altro tempo. Adesso è il tempo dei patrioti, della libertà, dell’orgoglio“.