Mio Italia in piazza a Roma il 25 gennaio contro il governo. Bianchini: «Siamo noi la grande bellezza»
“Portiamo a Roma la filiera unita per continuare a sopravvivere. Siamo la grande bellezza italiana“. Parola di Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, Movimento imprese e ospitalità. Che dallo scorso aprile è impegnato in tutta Italia a tutela di una categoria messa a dura prova dalla politica ‘criminale’ del governo Conte. Messa in ginocchio dalle chiusure e aperture a singhiozzo decise da Palazzo Chigi. La prossima prova di forza è per lunedì 25 gennaio a Roma.
Mio Italia a Roma il 25 gennaio ‘con tutta la filiera’
“È arrivato il momento di riunire tutta la filiera dell’ospitalità sotto un’unica sigla. Quella del Mio Italia. Che in dieci mesi di lotta, partendo dal nulla, ha ottenuto risultati straordinari”, continua Bianchini. Ristoratore viterbese, ormai un volto conosciuto, anche sul piccolo schermo, per le sue battaglie on the road e nel palazzo. “Per questo abbiamo indetto una manifestazione nazionale. Per lunedì 25 gennaio a Piazza del Popolo. Alla quale sono invitati i rappresentanti di tutte le componenti del comparto“.
Non è la prima volta che i ristoratori e gli imprenditori del settore ospitalità scendono in piazza. Tra le ultime iniziative la serrata di del 8 e 9 gennaio per dire no ai capricci dell’esecutivo. “Aprire un locale non è come accendere un pulsante. Non possono informarci la sera prima. Chi lo pretende non conosce il nostro lavoro”.
Bianchini: “Ci aspettiamo una grande partecipazione”
“Dopo dieci mesi di battaglie, manifestazioni e interlocuzioni con il governo”, spiega Bianchini, “dopo gli eccellenti risultati ottenuti, ora è arrivato il momento di fare fronte comune. Il 25 avremo al nostro fianco produttori, distributori. E gli esercenti con i loro collaboratori, in un’unica piazza. Ci aspettiamo una partecipazione senza precedenti“. L’obiettivo è dare un segnale forte anche di unità e compattezza.
La difesa del made in Italy e delle eccellenze enogastronomiche
“Siamo noi il vero baluardo, per tutelare il comparto dell’ospitalità. Il made in Italy e le eccellenze enogastronomiche del nostro meraviglioso Paese”. Tra i successi ottenuti da Mio Italia la sospensione del protocollo Inail a maggio. “Essere riusciti a far diventare l’emergenza del settore un problema di tutti gli italiani. Aver ottenuto 32 miliardi di scostamento di bilancio per salvare il comparto”.
Adesioni da tutta Italia, dai piccoli borghi
“Ci saremo da tutta Italia, Latina e provincia compresa”, dice Ferdinando Parisella. Proprietario di un ristorante a Trevignano romano, il Gens Trebonia. E fondatore dell‘Irish pub Doolin di Latina. “L’Italia è la nazione delle piccole imprese e dei loro 16milioni di lavoratori. Dei piccoli borghi con le loro identità. E qui, nella nostra provincia, ce ne sono alcuni conosciuti nel mondo intero. Sermoneta, Cori, Sezze, Bassiano e tanti altri ancora. Stiamo combattendo una vera guerra contro la globalizzazione. Che ci vorrebbe tutti uguali, appiattiti e consumatori al ribasso in mano alle multinazionali. Ecco perché il mio slogan ‘Mai domi’ – conclude Parisella – ora è in bocca a tutto il settore. Non ci avranno mai“.