Morte della piccola Antonella, partono le verifiche sui social: controlli su Facebook e Instagram
Facebook e Instagram finiscono sotto la lente d’ingrandimento. Si allarga l’intervento del Garante per la protezione dei dati personali a tutela dei minori sui social dopo il caso della bambina di Palermo e il blocco imposto a TikTok. L’Autorità ha aperto ieri un fascicolo su Facebook e Instagram. Nei giorni scorsi alcuni articoli di stampa hanno riportato la notizia che la minore avrebbe diversi profili aperti sui due social network.
Le richieste del Garante a Facebook
L’Autorità ha dunque chiesto a Facebook, che controlla anche Instagram, di fornire una serie di informazioni. A partire da quanti e quali profili avesse la minore e, qualora questa circostanza venisse confermata, su come sia stato possibile, per una minore di 10 anni, iscriversi alle due piattaforme. Ma ha chiesto soprattutto di fornire precise indicazioni sulle modalità di iscrizione ai due social. E sulle verifiche dell’età dell’utente adottate per controllare il rispetto dell’età minima di iscrizione. Facebook dovrà dare riscontro al Garante entro quindici giorni.
Verifica anche su altri social
La verifica dell’Autorità sarà estesa anche agli altri social, in particolare riguardo alle modalità di accesso alle piattaforme da parte dei minori.
Il provvedimento contro TikTok
Proprio ieri Guido Sforza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, era tornato a parlare di TikTok. «Il nostro provvedimento vieta a Tik Tok di trattare dati di utenti di cui non può verificare l’età. Questo provvedimento ha effetto immediato. Siamo consapevoli che può essere complicato per una piattaforma globale adeguarsi da un giorno all’altro a nuove regole. TikTok doveva già adeguarsi, se vuole davvero allinearsi alle nuove regole possiamo concedere anche qualche ora in più. Ma dal social finora nessuna risposta ufficiale».
Le regole
E poi ancora. «Se TikTok può usare i dati personali per scopi commerciali potrà anche adoperarli per capire l’età degli utenti. Non sarà facile domani mattina dire se un ragazzo iscritto alla piattaforma ha 12 o 13 anni, ma è realistico pensare che possano distinguere un bimbo di 9 anni da un adolescente di 14». Sulla piattaforma è vietato iscriversi per chi ha meno di 13 anni, per Sforza questo vuol dire che «13 anni è l’età che il social identifica come quella adatta per usare il social. Se lo stesso gestore qualifica la piattaforma come idonea solo agli ultra tredicenni, allora è legittimo attendersi che faccia verifiche sull’età per accertarsi che gli utenti inadatti stiano fuori».