Olimpiadi, l’Italia è dentro. Il governo firma il decreto. Rampelli: “Era ora. Giù le mani dallo sport”
Evitata, ai tempi supplementari, la vergogna che l’Italia rimanesse fuori dalle prossime Olimpiadi. Il Consiglio dei ministri ha approvato in tutta fretta il ‘decreto Cio’ che restituisce al Coni l’autonomia sulla materia. Che la follia grillina aveva sottratto al Comitato olimpico nazionale.
Olimpiadi, il governo firma all’ultimo il decreto
Con rara faccia tosta il ministro dello Sport Spadafora commenta soddisfatto. “Ora l’ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione. Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l’Italia venisse così duramente sanzionata”. Tra i primi a commentare Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale. Che ha subito informato il numero uno del Cio, Thomas Bach, per comunicargli la notizia.
“Non posso non essere felice della decisione presa dal Cdm”, dichiara a caldo Mario Pescante. “Dobbiamo ringraziare lo straordinario lavoro di Malagò. Dopo lo scampato pericolo speriamo ora che si concretizzino i Giochi di Tokyo”, conclude l’ex presidente del Coni e membro Cio.
Rampelli: sarebbe stata un vergogna senza pari
Sul fronte politico tra i primi a commentare Fabio Rampelli. Che ieri aveva mandato un messaggio durissimo al governo. “Conte, prima di dimettersi, abbia un sussulto. Ed eviti allo sport azzurro la possibile figuraccia mondiale. Basta un decreto legge che restituisca autonomia al Coni. Dopo il suo sostanziale svuotamento in favore di un altro organismo ‘Sport & Salute’ voluto con l’intenzione di far mettere al governo le mani sullo sport italiano e il suo business”.
E’ una vittoria di Fratelli d’Italia
Il vicepresidente della Camera, ex azzurro di nuoto, non fa sconti. E ricorda che per la prima volta con il governo Conte si è intaccata l’autonomia dello sport italiano. Sancita dal 1914. “Semmai, andava meglio organizzata e portata a conclusione. In Italia sono autonome perfino la scuola, la ricerca, l’università. Singolare che lo sport debba dipendere direttamente dai governi, come nei regimi totalitari”. Siamo stati l’unica forza politica- prosegue il parlamentare di FdI – a denunciare l’errore della legge delega che avrebbe tolto le competenze del Coni sulla governance territoriale. L’emanazione di questo decreto sull’autonomia del Coni è una vittoria di Fratelli d’Italia. Che già nella legge delega aveva visto approvato un emendamento per garantire l’aderenza del testo alle norme internazionali di diritto sportivo”.
Gasparri: tardiva retromarcia del governo. Mai con questi vandali
Lapidario Maurizio Gasparri. “Il governo bastonato dal Cio è stato costretto a una tardiva retromarcia. Con un decreto necessario a evitare l’umiliazione dell’Italia con Olimpiadi senza bandiera. Bene che si dimetta un governo che aveva cancellato l’autonomia dello sport per la voracità grillina. Mai collaborare con questi vandali“.