Pd e M5S invocano il soccorso rosso dell’Anpi: appello all’antifascismo per salvare le poltrone
Il sospetto era fortemente fondato, ora c’è la certezza: pur di non mollare le poltrone, Pd e M5S hanno iniziato a raschiare il fondo del barile. Oggi, infatti, è stato divulgato un appello sottoscritto dai due partiti insieme a una trentina di associazioni e movimenti politici, tra i quali spiccano l’Anpi e le Sardine, per una grande “alleanza democratica e antifascista”. “Uniamoci per salvare l’Italia” è il titolo del documento, che chiama a raccolta, neanche a dirlo, “le forze migliori della società”.
L’appello all’antifascismo di Pd, M5S e Anpi
L’appello all’antifascismo sottoscritto da Pd, M5S, Anpi, Sardine e altri è una sorta di manifesto in 10 punti, che non cita direttamente la crisi del governo, ma fa capire che là vuole andare a parare sia per la tempistica sia perché parla di “un’alleanza che dia nuova vitalità alla partecipazione democratica in un Parlamento del quale sia assicurata la centralità nei processi politici e decisionali”. Il resto sono una sequela di luoghi comuni della sinistra, su “disuguaglianze”; “cultura della differenza di genere”; “diritti umani”; Europa; “legalità democratica”; pace nel mondo e, chiaramente, “valori dell’antifascismo”.
Il “mercato delle vacche” sta andando male?
“Questo è il messaggio che intendiamo portare ovunque sul territorio, affinché si trasformi in una inedita, pacifica e potente mobilitazione nazionale“, spiegano i sottoscrittori dell’appello, tra i quali oltre ai due maggiori partiti che sostengono il governo, l’Anpi e le Sardine, ci sono anche Arci, Cgil, Cisl e Articolo 1. “È giunto il momento – concludono – di promuovere con lo sguardo di oggi un impegno democratico e antifascista che viene da lontano. Uniamoci per salvare l’Italia, uniamoci per cambiare l’Italia”. Insomma, giunti al fondo del barile, con questa sorta di “compagni di tutta Italia unitevi”, i partiti di governo hanno iniziato a scavare, riesumando l’antifascismo, facendosi apporre il suggello dall’Anpi e anticipando il tenore della campagna elettorale, nel caso il mercato delle vacche dovesse andare male. Una mossa disperata, dunque, che conferma la folle paura dei giallorossi del giudizio degli italiani.