Perugia, l’assessore posta un selfie col colbacco. A sinistra delirano: “Imita lo Sciamano”
Lei ha fatto un selfie in ascensore come se ne fanno tanti, solo che indossava un colbacco e un maglione a stelle strisce, e la sinistra è impazzita. “Imita lo Sciamano”, hanno tuonato, scatenandole contro una bufera social. Solo che lei, Clara Pastorelli, assessore di FdI allo Sport e al commercio al Comune di Perugia, allo Sciamano non ci pensava proprio. Piuttosto, mentre postava la sua riflessione sugli Usa (oltre tutto è italo-americana, ndr) e le censure di Facebook, si vedeva “vestita da zarina”. Insomma, dall’Umbria arriva l’ultimo caso di delirio con allucinazioni della sinistra, che vede attacchi alla democrazia e necessità della psicopolizia ovunque esista qualcuno che la pensa diversamente.
La foto incriminata: “Forza sempre e comunque Usa”
Nelle sue storie Pastorelli aveva postato la foto incriminata con una riflessione su ciò che sta accadendo negli Usa. “Forza sempre e comunque Stati Uniti d’America. Spesso – ha scritto – ciò che sembra reale non lo è. Fb bannerà pure me?”. Prontamente è intervenuta la capogruppo del Pd al Comune, Sarah Bistocchi, ripostando il selfie dell’assessore sulla propria pagina e commentando: “Spesso ciò che sembra reale non lo è. Anche io vorrei che non lo fosse”. La foto, che poi è stata rimossa, in effetti, tra colbacco, guanti arancioni, cappotto stile militare e mascherina presentava un outfit un po’ azzardato, che poteva non andare incontro al gusto di tutti. Ma non era quello che turbava Bistocchi.
“Repubblica” fornisce l’interpretazione autentica del selfie
A fornire l’interpretazione autentica del selfie e del pensiero di certa sinistra ci ha pensato Repubblica, facendo della foto col colbacco niente meno che il suo titolo di apertura online: “L’assessora di Fratelli d’Italia come Jake lo Sciamano, scoppia la polemica social”. “L’assessore a Sport e Commercio del Comune di Perugia, Clara Pastorelli (FdI), in un selfie pubblicato sul proprio profilo Facebook mima davanti allo specchio il capopopolo che con lancia e corna da bisonte ha guidato l’assalto al Campidoglio di Washington, in un’azione violenta e vandalica, che si è conclusa con cinque morti”, si legge nel pezzo, dopo il quale si è davvero scatenata una certa polemica social, fino a quel momento invece relegata a qualche commento a livello locale.
Un post ironico, ma la sinistra fa sempre melodramma
Il fatto è, però, che l’assessore Pastorelli a “Jake lo Sciamano” non ci pensava proprio. E, anzi, come ha spiegato, riteneva di essere vestita da “zarina”. Interpretazione, per altro, data anche da alcuni follower della stessa piddì Bistocchi, che però hanno parlato di “sovietica”. Rivendicando il suo essere “americana a metà” e condannando ogni forma di violenza, Pastorelli ha chiarito che, “con un minimo di ironia, chiaramente non compresa”, con quel selfie voleva sottolineare la complessità di fenomeni come quello che sta accadendo negli Usa e l’ambiguità di ciò che mette a rischio la democrazia.
L’assessore: “Lo Sciamano? Semmai una zarina”
“Storicamente molti pericoli per la democrazia sono stati volutamente nascosti o velati. Davvero non si vedono i rischi o potenziali tali che possono provenire da società private, i giganti del web, che oscurando e cancellando il profilo di un presidente di una nazione, si sostituiscono con protervia e arroganza alla magistratura e/o alle istituzioni a ciò deputate?”, ha chiesto Pastorelli, la quale ha anche chiarito di non essere “trumpiana, blairiana, putiniana, macroniana o merkeliana”. E, soprattutto, che “nella foto non sono vestita da Angeli, semmai da zarina, mentre il colbacco per dirla tutta non è di pelliccia e sicuramente non da sciamano!”.