Ricolfi: “La sinistra non è democraticamente matura. Mi vergogno di farne parte” (video)
“La sinistra, alla quale ora mi vergogno di appartenere, non è matura democraticamente”. È un Luca Ricolfi durissimo quello che parla del fallimento del Pd e della sinistra, manifestando tutta la sua delusione per una parte politica che, comunque, è la sua. “Nell’abbraccio mortale tra Pd e M5S, ha prevalso il M5S”, ha detto Ricolfi, riferendosi al governo giallorosso, ma allargando la propria analisi della sinistra anche al di là dell’attuale esperienza di governo. Che, semmai, è conseguenza e non causa di questa “immaturità democratica”.
Il riformismo ucciso dalla “deriva assistenziale”
Ricolfi, ospite a Stasera Italia, parlando dell’esecutivo Conte, ha sottolineato la “continua deriva di tipo assistenziale, che va contro quel poco di riformismo e antiassistenzialismo che sopravviveva nel Pd”. Ma il punto più dolente, per il sociologo, non è neanche questo. Il problema è a monte. È nel fatto che “da decenni ormai, ogni volta che si affaccia la possibilità che a governare non sia la sinistra” tornano “l’allarme democratico“, il “rischio di autoritarismo”, al pericolo “razzismo”.
Il governo Pd-M5S nato sulla base di un “pretesto”
In questa tara, in questa scarsa attitudine democratica, ci sono anche le origini dell’attuale governo. “Noi – ha sottolineato Ricolfi – abbiamo assistito un anno e mezzo fa alla nascita di un governo sulla base di un pretesto, su una narrazione del tutto inconsistente. Salvini – ha ricordato – auspicava soltanto di avere il 51%, non certo di instaurare una dittatura in Italia”. “Io penso – ha quindi proseguito il sociologo – che il riconoscimento della legittimità dell’avversario sia fondamentale. Che sia fondamentale riconoscere che l’avversario ha un progetto politico diverso legittimo, non che è l’incarnazione del male”.
Ricolfi: “La sinistra non è matura. Me ne vergogno”
Ma “la sinistra, a cui purtroppo devo dire di appartenere, perché me ne vergogno un po’ in questo caso, invece, non è ancora matura dal punto di vista democratico. E lo dimostra tutte le volte che c’è una competizione elettorale e la paura del voto la induce a quella mossa che è la demonizzazione dell’avversario“, ha concluso Ricolfi, il cui ultimo libro è una summa dei mali che possono derivare da arroccamenti di questo tipo. Si intitola La notte delle ninfee. Come si malgoverna un’epidemia (La Nave di Teseo) e mette infila tutti gli errori compiuti nel gestire la pandemia da questo governo nato dalla paura e dalla immaturità democratica della sinistra.