Salvini gela le ipotesi di inciucio: “Un governo di salute pubblica? Ma che roba è?”
“Ma che roba è?”. Matteo Salvini liquida così l’ipotesi di un governo di salute pubblica, ribadendo che andare al governo con Pd o M5S non è un’opzione sul tavolo. “Tutti insieme non funziona”, mentre, ha detto il leader della Lega, “un governo a guida centrodestra potrebbe avere i voti”.
“Il governo procede al buio”
Salvini, intervistato a Radio Anch’io, ha ricordato che quello che sta accadendo nella maggioranza di governo “è surreale”. “È surreale – ha spiegato – che da un mese e mezzo c’è un governo fermo e di conseguenza una Italia ferma”. Una paralisi che riguarda tutte le questioni cruciali, a partire dal Recovery plan, che in nottata avrà pure avuto lo stentato via libera del Cdm, ma di fatto è poco più di un titolo. “Il governo procede al buio. Il Recovery plan francese – ha sottolineato il leader della Lega – sono 300 pagine al dettaglio”.
Salvini: “Il governo di salute pubblica? Ma che roba è?”
Dunque, urge più che mai un cambio. Ma non può avvenire attraverso giochi di palazzo e strane alchimie. “Noi – ha chiarito Salvini – siamo pronti a prenderci responsabilità di governo, ma non con il Pd o con il M5s. Stanno smontando quello che abbiamo fatto in un anno. Tutti insieme non funziona, un governo a guida centrodestra potrebbe averli i voti”. Un governo di salute pubblica con i costruttori, quindi? “Ma che roba è? Io al governo con Zingaretti? Come faccio a governare con chi sta cancellando quota 100 e la flat tax? Siamo seri”, ha detto ancora Salvini, sottolineando quindi che la posizione di Giorgia Meloni e di FdI è anche la sua.
Tajani: “Il centrodestra deciderà insieme”
Anche Antonio Tajani, a sua volta ospite di Radio Anch’io, ha ribadito che “noi non sosterremo mai un governo di sinistra di cui non condividiamo programmi e valori”. Per il vicepresidente di Forza Italia, invece, “altra cosa è una collaborazione a livello istituzionale con le ne nostre idee e proposte, a cominciare da quelle per il Recovery fund“. “Se il governo deve affrontare il Coronavirus con uno, due o tre transfughi è un progetto molto limitato. Se il sogno è questo, il ritornello è il solito, ma poi non succede mai”. “È una questione che riguarda la sinistra, la sinistra deve risolvere i suoi problemi”, ha chiosato Tajani, che sugli scenari futuri non ha dubbi: “Il centrodestra deciderà insieme, vedremo lo scenario quale sarà”.