Salvini: non tiriamo a campare per portare al Quirinale i nomi che il Pd vuole imporre
La crisi di governo è inevitabile? Matteo Salvini se lo augura e vede solo due alternative. “O le elezioni – ho fatto i conti, da gennaio in poi ci sono almeno 14 paesi occidentali in cui si andrà alle urne, dal Portogallo alla Repubblica Ceca – oppure per me rimane un’ipotesi praticabile un governo di centrodestra che nasca in Parlamento e metta al centro la salute, la crescita e le infrastrutture, le imprese, il lavoro e la riforma della giustizia”.
L’intervista di Salvini a Libero
Salvini lo spiega in un’intervista con Alessandro Giuli su Libero. Obietta il giornalista: “E se questa fosse la legislatura perfetta per rieleggere Mattarella? Lo schema di Giancarlo Giorgetti prevede una rielezione a termine nel 2022, per poi tornare al voto e rieleggere il capo dello Stato con un Parlamento conforme ai tagli approvati per via referendaria. Può funzionare?”.
I nomi voluti dal Pd: Prodi o Franceschini
«No – risponde Salvini – il 2022 è troppo lontano. L’unica cosa che posso dire è quanto sia triste vedere il Pd e i Cinque stelle che pensano d’impossessarsi anche del Quirinale, come se fosse una cosa loro e non un ruolo di garanzia per tutti gli italiani. Detto questo, ho stima per il presidente Mattarella. Tuttavia mi auguro che il Parlamento non si trascini per un anno pur di coccolare le ambizioni dei nomi che si sentono in giro. Tirare a campare un anno per mettere al Quirinale Prodi o Franceschini sarebbe veramente una catastrofe. Ma la catastrofe è già in atto»