Scuola, imbarazzo e caos. Azzolina: “Offriremo i ristori formativi. Al più presto il vaccino anche per noi”

13 Gen 2021 18:55 - di Alessandra Danieli

“Comprendo le recenti manifestazioni studentesche: il diritto all’istruzione è essenziale. Io ho il dovere di dire agli studenti e a tutta la comunità scolastica che il governo ha fatto tutto quello che doveva. E poteva fare per il rientro a scuola”. Parole imbarazzate quelle della ministra Lucia Azzolina durante il Question Time alla Camera.

L’imbarazzo della Azzolina: ho fatto il possibile, ma

Non è facile ammettere la colossale figuraccia. Il suo impegno, costante e coerente va detto, per il ritorno in classe, appoggiata da Conte, non ha ottenuto riscontri. I licei procedono ancora con la didattica a distanza. I governatori continuano a macchia di leopardo a dettare tempi e soluzioni Il risultato è un disastro annunciato.

La colpa è dei presidenti di Regione

Che il ministro dell’Istruzione non sa e non può arginare. “Il governo ha mantenuto fede agli impegni assunti anche grazie allo sforzo dei Prefetti e della comunità scolastica”, spiega in Parlamento. “Ricordo che il 23 dicembre scorso è stata firmata l’Intesa con le Regioni. Sulla base della quale si prevedeva il rientro a scuola già dal 7 gennaio scorso. Si tratta di un accordo che contempla novità importanti. Tra cui una misura che chiedevo da tempo: il rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole”. E allora? Tutto colpa dei presidenti di Regione.

“La scuola è pronta. E’ sotto controllo”

“Spiace che gran parte delle Regioni abbiano posticipato il rientro in classe. Tutto ciò con il rischio di causare disorientamento, precarietà: Insicurezza e povertà educativa. Rinnovo la mia disponibilità al dialogo con le istituzioni per il bene delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”.

La Azzolina conferma che la scuola è pronta. Ma anche qui verrà smentita dalle cifre dei contagi che non le permetteranno di riaprire le aule.  “E in grado di garantire ambienti controllati. E con ridotte percentuali di rischio. Come rilevato dai dati e dagli studi sui contagi forniti dalle autorità scientifiche”. Sta con gli studenti, ci tiene, sta con quanti denunciano i rischi della dad. Ma poi nel governo dove siede è spesso contraddetta.

“Per la ripartenza abbiamo stanziato più di 3 miliardi”

La Azzolina ricorda le cifre spese per mettere in sicurezza la scuola. Più di 3 miliardi per la ripartenza di settembre. Si impegna a nuovi investimenti per l’ausilio psicologico agli studenti e al personale scolastico. E per avviare “specifici recuperi di apprendimenti in presenza” per chi è rimasto indietro. I cosiddetti ristori formativi.

“Al più presto vaccini al personale scolastico”

Per quanto riguarda i vaccini, dice la ministra, “è chiaro che la scuola è un servizio pubblico essenziale. Auspico dunque che si proceda speditamente con la vaccinazione degli operatori sanitari e degli anziani, per arrivare subito alla scuola, partendo dal personale fragile e da chi ha una età più avanzata“.

 

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