Servizi segreti, Conte molla l’osso. E nomina i vicedirettori di Aise e Aisi. Renzi non commenta
Sarà una coincidenza. Chissà. Giuseppe Conte finalmente molla l’ossa. E la dirigence degli 007 italiani torna al completo. Dopo mesi di tira e molla, tutte le caselle sono riempite. Ieri con la nomina dell’ambasciatore Piero Benassi a sottosegretario con Delega ai Servizi. Oggi con la firma del premier dei decreti di nomina di due vicedirettori all’Aise (Agenzia informazione e sicurezza esterna) e un vice all’Aisi (Agenzia informazione sicurezza interna). Che affiancheranno Mario Parente e Gianni Caravelli.
Servizi, Conte nomina i vicedirettori di Aise e Aisi
All’Aise Conte ha designato il generale della Guardia di Finanza Luigi Della Volpe, già caporeparto dell’agenzia. E l’ammiraglio Carlo Massagli, consigliere militare a Palazzo Chigi. All’Aisi il nuovo numero due è il generale dei carabinieri Carlo De Donno. Anche lui caporeparto del servizio interno.
Matteo Renzi sarà soddisfatto? La delega ai Servizi segreti, infatti, era uno dei pomi della discordia. Una delle ragioni di scontro tra il leader di Italia Viva. Con il primo a chiedere che venisse ceduta, con il secondo che (come ha fatto fino a ieri) voleva tenerla per sé.
La delega agli 007 pomo della discordia con Renzi
Oggi, nel bel mezzo delle trattative per la creazione di una maggioranza raccogliticcia che possa tenere in sella Conte, arrivano le nomine. All’Aise la prima casella di vice era stata liberata il 16 maggio 2020 da Caravelli, promosso da numero due a numero uno. A luglio, invece, è stato Giuseppe Caputo a lasciare la vicedirezione per approdare al gruppo San Donato di Milano. Lo scorso 1°dicembre, infine, si è congedato dall’Aisi Valerio Blengini.
Erano diverse settimane che il comparto dell’intelligence attendeva la nomina dei vicedirettori. Che andranno dunque a ricoprire incarichi cruciali in attesa delle deleghe. L’ammiraglio Massagli, fino a oggi consigliere militare di Conte, nell’estate 2019 era entrato nella terna anche per ricoprire l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina. Poi assegnato all’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone.
Ruoli cruciali in attesa delle deleghe
Il generale della Guardia di Finanza Della Volpe ha, invece, un lungo corso all’interno dell’agenzia. Per questo è considerata una nomina naturale e unitaria. Una scelta che avrebbe avuto il via libera di gran parte delle forze politiche di maggioranza e opposizione. Ma anche il benestare dei principali partner internazionali. De Donno, generale dei Carabinieri, è ai Servizi fin dai tempi del Sisde dove arrivò dal Ros. All’Aisi affiancherà l’altro vice, il dirigente generale della Polizia di Stato Vittorio Pisani. Per quanto riguarda il Dis, invece, la nomina dovrebbe arrivare prossimamente, quando si libererà una delle caselle dei vice destinato ad altro incarico.
Il profilo dei tre promossi
Massagli, tarantino, specialista in guerra elettronica, è stato consigliere prima con Paolo Gentiloni e poi con i governi Conte I e II. Ha curato i dossier di politica militare internazionale ed è stato segretario del Comitato interministeriale per lo spazio. Della Volpe, casertano, ha una lunga carriera nell’intelligence interna ed esterna dove si è specializzato nei diversi settori operativi. Dal controspionaggio alla contro-proliferazione e i rapporti con i servizi “collegati”. De Donno, leccese, compagno di corso all’Accademia militare di Modena del nuovo comandante generale dell’Arma, Teo Luzi, viene dal Ros. Fiore all’occhiello dell’investigazione antiterrorismo e antimafia dell’Arma dei carabinieri. Poi è approdato al Sisde dove vanta un’esperienza ormai ventennale.