
Sondaggio La7, i partiti di governo arrancano, centrodestra senza rivali. Fdi stacca i 5S
Nella settimana politica cruciale come quella che stiamo vivendo, i sondaggi la dicono lunga su come la pensano gli italiani in merito alla crisi in seno al governo. In particolare quello realizzato per la trasmissione di La7 Otto e mezzo dall’Istituto Demopolis lancia un messaggio chiaro: se si tornasse alle urne, cosa che l’esecutivo giallorosso continua ad escludere anche a fronte di numeri rabberciati a fatica, il centrodestra non avrebbe rivali. Stando al report in oggetto, allora, allargando lo scenario alle possibili coalizioni, il centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) potrebbe vantare oltre il 48% dei voti, mentre il centrosinistra (che include Pd, M5S e Si-Leu) raggiungerebbe il 40%. In una simulazione dell’attribuzione dei seggi con l’attuale legge elettorale, infine, alla Camera il centrodestra potrebbe ottenere un’ampia maggioranza: 225 seggi contro i 164 del centrosinistra.
Il sondaggio per La7 lo attesta chiaramente: centrodestra vincente
Dunque, entrando nel dettaglio numerico del sondaggio, la Lega sarebbe saldamente in vetta alle preferenze elettorali degli italiani con il 23%. Dopo il Carroccio, il Pd che – tra flessioni e passettini – mantiene un 20,8% dei consensi. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si attesterebbe al 17% abbondante, orgogliosamente davanti al M5S con il 15,5%, tormentato da esodi e fronde che segnano una emorragia di consensi inarrestabile ormai da tempo. Anzi, di più: con il trend che segna un aumento costante, Fdi non solo stacca il M5S, ma accorcia anche le distanze sul Pd. Seguono Forza Italia all’8%. Mentre, spostandosi a sinistra, e virando sui fanalini di coda, troveremmo Sinistra Italia-Leu al 3,7%. In zona retrocessione, Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi avrebbero rispettivamente il 2,8% e il 2,6%.
Duello ravvicinato nelle retrovie: Renzi e Calenda arrancano a fatica
Allora, il messaggio che arriva dalle indagini sociologiche che, pur nelle piccole differenze percentuali che possono annoverare, registrano comunque un denominatore comune: quello del centrodestra che procede spedito nel mietere consensi. Con la Lega che si conferma primo partito. Fratelli d’Italia che supera e si lascia perentoriamente alle spalle il M5S. Forza Italia solidamente arroccato. E con le sinistre che arrancano e il partito dello strappo, Italia Viva, a duello ravvicinato con Azione di Carlo Calenda. Con i due ex Pd che si contendono centesimi di percentuale di punti. A caccia di una credibilità da conquistare. O nel, caso di Renzi, da ri-guadagnare.