Tremonti: «Certi politici italiani sperano in Biden per salvarsi dai sovranisti. Provinciali e puerili»
«Biden ha iniziato con ordini esecutivi che corrispondono al suo messaggio elettorale: la gestione della pandemia, i ristori, le emergenze sociali, l’immigrazione, il blocco dei debiti degli studenti, l’ambiente con lo stop all’oleodotto Keystone». L’economista ed ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, lo sottolinea in un’intervista a La Verità. «La grande sfida sarà sulla struttura economica e sociale – aggiunge Tremonti – sulla sanità, sulle infrastrutture. Qui Biden dovrà fare politica e gli servirà un consenso molto più ampio di quello che ha».
Tremonti: «L’atteggiamento di certi politici italiani è provinciale»
«È più provinciale l’atteggiamento di certi politici italiani, che vedono nella nuova presidenza Usa la loro salvezza contro sovranisti e populisti – continua Tremonti – Aspettarsi di colmare un deficit di forza politica in Italia con un surplus di forza politica in America è abbastanza puerile».
Tremonti fa un’analisi della presidenza Trump
Tremonti fa un’analisi delle periodo Trump. «La presidenza repubblicana interrompe lo scivolamento dell’America verso l’Asia. Inizia con ordini esecutivi come quello che ha portato a una colossale deregulation. E con la riforma fiscale, che ha avuto un effetto molto intenso su Wall Street. Ovvero, sul welfare americano». Trump poi spiega che «È il mondo che reagisce alla proiezione geopolitica della Cina, iniziata con la presidenza Xi e con i progetti di Via della seta». Cosa ne resta ora? «La crisi della globalizzazione. La globalizzazione ha messo in crisi la democrazia – e la pandemia ha messo in crisi tutte e due. Cosicché, oggi, la lotta di classe postmoderna è tra vincenti e perdenti della globalizzazione. E i perdenti stanno a destra come a sinistra».
Tremonti: la crisi resterà anche dopo la pandemia
«La pandemia ha hackerato il software della globalizzazione… Superata l’emergenza sanitaria, restano gli effetti di crisi mentale, sociale ed economica. Questi rimarranno anche quando il vaccino avrà battuto il virus. Dice niente l’immagine biblica della Torre di Babele?». E poi ancora. «La Torre di Babele è l’umanità che si unisce e sfida la divinità, elevandosi verso il cielo. Ma la divinità reagisce a quest’atto blasfemo, togliendole la lingua unica». E poi puntualizza: «Metti “pensiero unico” al posto di “lingua unica” e capisci cosa sta succedendo».
La profezia…
E poi un riferimento storico: «Nel 1720, in Francia, che allora era il centro del mondo, ci sono due fenomeni: la peste levantina e il crollo del sistema finanziario globale inventato da John Law. È da qui che arrivò la rivoluzione». «Oggi abbiamo la pandemia e un eccesso di finanza: la creazione di enormi masse monetarie da parte delle banche centrali». Arriverà un’altra rivoluzione? «Puoi continuare a stampare denaro – conclude Tremonti – Ma solo finché la gente ci crede. Un piccolo suggerimento, tratto da un antico proverbio sudamericano. Fermati e aspetta che la tua anima ti raggiunga».