Tutte le stravaganze di Ciampolillo, il nuovo eroe dell'”ammucchiata” di Conte
“La Xylella si cura col sapone“. Sì, è proprio lui l’uomo del momento, si fa per dire. Alfonso Ciampolillo, detto Lello, l’ ex-M5S del gruppo Misto, lungamente evocato al termine della votazione al Senato. Personaggio dal curriculum pittoresco. Ha chiesto di votare dopo essere stato assente alle due chiame. Ma la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ha bloccato, invocando “il Var”, per modo di dire, ossia il video della votazione. Alla fine, dopo la verifica del filmato, la Casellati ha riammesso al voto Ciampolillo che ha votato sì. Ecco, sapete chi è il nuovo eroe di giornata delle truppe contiane?
Ciampolillo: “La xylella si cura col sapone”
Come non ricordare l’ex-grillino Ciampolillo dai comportamenti tanto stravaganti quanto incomprensibili anche agli altri 5stelle. Sui social ma anche su diversi quotidiani il suo curriculum è tutto un programma. C’è chi ricorda la sua battaglia per la cannabis libera, con tanto di selfie su Instagram e cravatta “legalize” in tema. Sui social è già preso di mira. Renzi già lo ha preso di mira: “Hanno preso il voto del senatore Ciampolillo, che è quello che dice che la Xylella si cura col sapone“; il suo primo commento. Meme, fotomontaggi e battute di sorta, malgrado il momento serio e delicato. Elesse nel 2018 il suo ulivo infetto a “residenza” parlamentare, per evitare che si abbattesse. “Lo faranno ministro dell’Agricoltura”, era lo sfottò che circolava.
A favore della cannabis libera
Alfonso Ciampolillo è nato a Bari il 2 Febbraio 1972. Alle elezioni amministrative del 2009 è stato il candidato dei pentastellati per la carica di sindaco di Bari. Ottenne 749 voti, pari ad appena lo 0,4% dei consensi. E’ del 2013 la sua elezione a senatore nella circoscrizione Puglia per il Movimento 5 Stelle. Da allora è membro della VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) e dal 5 giugno di quella per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Viene rieletto al Senato nel 2018. Il 31 gennaio 2020 i l M5S lo espelle al termine dell’istruttoria sui mancati rimborsi.
Oltre il ridicolo: si atteggia a salvatore della Patria
Riguardo alla epidemia del batterio Xylella che ha colpito l’olivicoltura italiana, Ciampolillo dette grande prova di sé – si fa per dire- è schierandosi con posizioni di negazionismo del problema: si oppose fermamente a provvedimenti di contrasto mediante abbattimento degli olivi. E’ a favore della cannabis libera ed è vegano. Sarà ora ricordato come il politico italiano che per la prima volta nella storia ha portato all’interno del var in aula parlamentare. E si atteggia a padre della patria: “E’ stata una giornata lunga”, dice all’Adnkronos . “In un momento così critico per il Paese”, spiega, “ritengo necessario porre l’interesse comune della Nazione avanti a singoli interessi di partito”. Ma le ultime parole famose sono queste: ” Il Paese ha bisogno di un governo che operi e non di queste sceneggiate da Prima Repubblica”. Oltre il ridicolo.