AstraZeneca taglia 9000 dosi. I governatori: «Molto grave. Draghi si faccia sentire in Europa»
Una brutta notizia. Che aumenterà i ritardi già alti della campagna vaccinale. AstraZeneca ha comunicato alle Regioni un taglio delle dosi di vaccina a partire dalla prossima settimana. Una decurtazione di circa il 15% rispetto alle dosi annunciate, 9000 in meno. Che è oggetto di discussione anche nella Conferenza delle Regioni, convocata per oggi pomeriggio. E ancora in corso. Nessuno sa se il taglio riguarderà solo la prossima settimana. O se sarà spalmato in un arco di tempo più ampio.
AstraZeneca taglia alle Regioni 9mila dosi di vaccini
Una notizia che coglie impreparati i governatori. Già alle prese con mille difficoltà organizzative nella somministrazione dei vaccini. I tagli alla fornitura di vaccini da parte delle aziende produttrici è “insostenibile” secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Che ha chiesto che il premier di far sentire la sua voce “autorevole” in Europa. “Per tutelare gli interessi italiani e la campagna vaccinale delle Regioni”.
La rabbia dei governatori: notizia molto grave
” Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave! Oggi l’annuncio di Astra Zeneca. È una situazione insostenibile. Che mette in difficoltà tutte le regioni impegnate nelle campagne“, insiste Fontana.
Preoccupazione anche dalla Regione Lazio. “Gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini #Astrazeneca. Noi ce la stiamo mettendo tutta. Ma con questa incertezza è tutto più difficile”. Lo scrive su Facebook il governatore Nicola Zingaretti. “L’Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle Regioni. Intanto – aggiunge – prepariamoci alla produzione di vaccini. Validati da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende”. L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, non è da meno. “Ci è stata comunicata una riduzione di 9 mila dosi del vaccino Astrazeneca per le prossime consegne. Questa è una brutta notizia”. Poi la polemica. “Mi domando come si possano conciliare le presunte offerte di mediatori su mercati paralleli per il vaccino Astrazeneca con l’acclarata riduzione”.
La Toscana: pensiamo di proddure vaccini in proprio
Intanto la Toscana annuncia che sta pensando di produrre vaccini. “Stiamo pensando di usare i fondi europei destinati alla ricerca per incentivarne la produzione. Invito le aziende toscane è di attrezzarsi per dare seguito a questa opportunità”. Parola di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “Come Regione, più che andare a cercare a chissà quale mercato i vaccini, perché su quel versante noi ci manteniamo in armonia con lo Stato, ci vogliamo concentrare sul supportare chi si cimenta nella ricerca per la produzione di vaccini. Perché sono il vero strumento per contrastare la pandemia e per farci ritornare tutti alla normalità”.
“Draghi faccia sentire la sua voce in Europa”
“Anche il Friuli Venezia Giulia sarà interessato dalla riduzione della consegna delle dosi di vaccino AstraZeneca che si sta verificando a livello nazionale. La prossima settimana il nostro sistema sanitario riceverà infatti 10.100 dosi invece della 11.300 previste“. Parola del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. “La riduzione è contenuta, ovvero il 10 per cento, non inciderà in maniera rilevante sulla campagna vaccinale e sulle agende definite dalle aziende sanitarie, Tuttavia non possiamo registrare che invece di accelerare rischiamo di rallentare“.