Bassetti: “O ci si sbriga a vaccinare o entro 3 settimane la III ondata sarà inevitabile”

18 Feb 2021 15:03 - di Greta Paolucci
Bassetti e terza ondata Covid

Bassetti dà la sveglia al governo: «O ci si sbriga a vaccinare o entro 3 settimane la terza ondata sarà inevitabile». Dopo la buona notizia dell’addio alle primule, Matteo Bassetti passa a quella cattiva, ahinoi suffragata da una campagna vaccinale che procede a rilento. Tanto che, appunto, l’infettivologo del San Martino di Genova, dichiara: «La terza ondata di Covid sarà inevitabile. Vacciniamo a rilento»… Di più. Alzando il tiro delle recriminazioni, l’esperto, dando la sveglia al governo, aggiunge anche: «Se non immunizziamo il 75% degli italiani entro ottobre sarà un fallimento».

Covid, Bassetti: «La terza ondata sarà inevitabile. Vacciniamo a rilento»

Anzi, più precisamente, spiegando l’infausta previsione, Bassetti argomenta: «Non credo si riuscirà ad evitare la terza ondata visto l’andamento a rilento delle vaccinazione nel nostro Paese. Se ci sarà una nuova ondata, arriverà nelle prossime 2-3 settimane. Ovvero: nel mese di marzo. E quindi non saremo in tempo con le immunizzazioni». Un allarme che il virologo rivolge all’Adnkronos Salute, facendo il punto della situazione epidemiologica. Non solo. Nell’argomentare i timori e sottolineare le mancanze, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, evidenzia il confronto il perdente del nostro Paese rispetto ad altre realtà.

«Dobbiamo arrivare al 75% dei vaccinati entro il 1 ottobre 2021»

«Se guardiamo gli altri Paesi: stanno tutti correndo molto». E cita pure qualche esempio illuminante: «Gli Usa finiranno a settembre-ottobre vaccinando 600milioni di americani», rimarca Bassetti, anche dal suo ruolo di componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria. «In Israele ormai hanno vaccinato quasi tutti. Gli inglesi sono ai 15 milioni di vaccinati e entro l’estate avranno immunizzato il 50% della popolazione. Noi dovremmo fare 300-350.000 vaccini al giorno e dobbiamo essere in grado di farli usando ogni possibilità – conclude l’infettivologo – coinvolgendo i medici di medicina generale, le farmacie, attrezzandoci con i teatri e i cinema o le fiere. Dobbiamo arrivare ad avere il 75% della popolazione vaccinata entro il primo ottobre del 2021. Se questo non avverrà, sarà il fallimento della campagna». Definitivo.

 

 

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