Biden bombarda la Siria dopo appena un mese. Ma il guerrafondaio non era Trump?

26 Feb 2021 19:36 - di Redazione
Joe Biden

Joe Biden ha ordinato un raid aereo in Siria contro siti utilizzati da miliziani sostenuti dall’Iran, vicino al confine con l’Iraq. Lo ha reso noto il Pentagono. E’ il primo attacco militare dell’era Biden, a 37 giorni dall’insediamento del nuovo presidente. “Questi raid sono in risposta ai recenti attacchi contro personale americano e della coalizione in Iraq”, ha fatto sapere il portavoce John Kirby.

Il tweet di Feltri: ma il guerrafondaio non era Trump?

In Italia l’iniziativa è passata quasi inosservata perché l’era Biden è talmente luminosa secondo i nostri media che anche qualche bomba qua e là diventa cosetta da nulla. Ma non è sfuggita a Vittorio Feltri che ha scritto su Twitter: “Simpatico Biden che bombarda la Siria ma dice che il guerrafondaio è Trump che non ha mai sparato un colpo”.

22 miliziani uccisi nell’operazione

Le operazioni, “su ordine del presidente”, hanno “distrutto diversi siti, in un posto di controllo al confine. Usati da vari gruppi militanti sostenuti dall’Iran, compresi Kaitaib Hezbollah e Kaitaib Sayyid al-Shuhada”. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede nel Regno Unito legata agli attivisti delle opposizioni, almeno 22 miliziani sono stati uccisi nell’operazione.

L’intervento segue la pioggia di razzi contro la base che ospita forze Usa

L’intervento è scattato dopo la pioggia di razzi del 15 febbraio in direzione di una base aerea che ospita anche forze Usa nella zona di Erbil, nel Kurdistan iracheno. Nell’attacco è rimasto ucciso un contractor, che era un civile, e un soldato americano e diversi contractor americani sono rimasti feriti.

“Siamo fiduciosi che l’obiettivo veniva utilizzato dalla stessa milizia sciita che ha condotto gli attacchi” contro il personale Usa in Iraq, ha detto il segretario alla Difesa, Lloyd Austin. Le operazioni delle ultime ore sono per il Pentagono una “risposta militare proporzionata”, decisa dopo consultazioni con gli alleati della coalizione.

Biden agisce per proteggere il personale americano e della coalizione

Il messaggio è “inequivocabile: il presidente Biden agirà per proteggere il personale americano e della coalizione” e allo stesso tempo “abbiamo agito in modo deliberato per una de-escalation della situazione generale nell’est della Siria e in Iraq”.

Mosca “condanna con forza” i raid Usa nell’est della Siria e chiede “rispetto assoluto per la sovranità e l’integrità territoriale” del Paese arabo.

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