Bimbo morto a 18 mesi: avrebbe ingerito metadone e respirato le droghe assunte dai genitori
Una svolta nelle indagini, ci sono nuovi elementi per la tragedia. La vicenda è quella del bambino di 18 mesi, morto il 15 settembre scorso in un paese della provincia di Grosseto. Sarebbe deceduto dopo aver ingerito metadone. È quanto sarebbe emerso dagli esami tossicologici effettuati dal medico legale. L’incarico dell’autopsia era stato dal pubblico ministero della Procura maremmana, Anna Pensabene. Con l’accusa di omicidio colposo sono stati indagati i genitori del bimbo.
La svolta: bimbo morto per metadone
I carabinieri hanno notificato ieri l’avviso di garanzia al padre e alla madre- E quanto riferisce Il Tirreno. I militari dell’Arma hanno contestualmente anche perquisito l’abitazione dei genitori alla ricerca di flaconi metadone. Il bimbo avrebbe perso la vita a causa di «un’intossicazione acuta da metadone», si legge nell’avviso di garanzia. L’avviso è stato notificato insieme al decreto di perquisizione ai genitori, sempre secondo quanto scrive Il Tirreno. Inoltre, il bambino è stato esposto a varie altre sostanze stupefacenti».
Ha respirato anche le droghe assunte dai genitori
Il piccolo, secondo il medico legale potrebbe aver respirato in casa le droghe assunte dai genitori. E potrebbe aver trovato accidentalmente una boccetta con il metadone bevendone il contenuto. Questo, senza che i genitori se ne accorgessero.. Di conseguenza avrebbe provocato fatalmente il decesso.
I risultati della perquisizione
Nel corso della perquisizione, disposta dal pm Anna Pensabene – che coordina le indagini dei carabinieri – i militati avrebbero trovato nella casa della coppia alcuni grammi di hashish e qualche bottiglietta vuota di metadone.
Il padre del piccolo diede l’allarme
Lo scorso 15 settembre fu il padre del bambino a dare l’allarme perché il piccolo non si svegliava. I soccorsi dei sanitari del 118 furono inutili. La coppia, difesa dall’avvocato Sabrina Pollini, ha nominato un consulente di parte, il medico legale Giulia Nucci. Che prese parte all’autopsia e che a breve dovrebbe depositare le proprie conclusioni in Procura.