“Carnaio umano” ai Musei Vaticani e norme anti Covid non rispettate. La denuncia corre sul web
«Questa foto è dello scorso sabato, 13 febbraio, ai Musei Vaticani. Zero distanziamento e zero sicurezza. Dopo che per tutti questi mesi siamo stati bravi. Sicuri che sia questa la maniera giusta dello svago che giustamente meritate?». Il post sulla pagina Facebook dedicata ai viaggi è uno dei tanti che stanno circolando in queste ore.
Le guide turistiche sono state le prime a denunciarlo. «Sembrava la banchina della metro all’ora di punta, con famiglie che cercavano di tornare indietro, altri visitatori che urlavano “ci hanno sequestrati” », ha scritto su Facebook Vincenzo Spina, una delle tante guide che sui Social si sono sfogate per gli assembramenti.
Polemiche per il “carnaio” ai Musei Vaticani
Sabato pomeriggio visitare i Musei Vaticani norne anti Covid ignorate. Insomma, è stato come entrare in un girone infernale. «Al mattino la situazione è stata gestibile » ma è nel pomeriggio che il caos, in alcuni punti, ha avuto la meglio. «La visita dei Musei si sviluppa su un grande e lungo percorso – precisa Spina, in attesa di una risposta dalla direzione dei Musei, a cui ha scritto per capire cosa non abbia funzionato – . Il carnaio, il tappo, si è verificato nella stanza più grande di quelle di Raffaello». I custodi, che tentavano di contingentare gli ingressi, a un certo punto non hanno più avuto la situazione sotto controllo e i visitatori non hanno potuto procedere, né tornare indietro. «Prendetevela coi “piani alti” » , avrebbero risposto a chi si è lamentato del maxi- assembramento.
Guide turistiche e visitatori indignati
A denunciarlo, con tanto di foto, non sono solo alcune guide turistiche autorizzate dal Vaticano, ma anche i visitatori stessi, che hanno riportato le proprie impressioni sui social e su TripAdvisor. E i titoli dei post sono esaurienti. “Vergogna”. E ancora “Esperienza da non ripetere”, scrive Raffaella B. nel suo commento. «Sono stata ieri a fare una visita guidata ai musei Vaticani, purtroppo con molto rammarico devo sottolineare l’assoluta mancanza di rispetto delle norme di sicurezza relative al Covid-19… Inoltre questo stato di cose dovrebbe suggerire che gestire in questo modo gli spazi collettivi oltre ad essere dannoso per la salute non crea certo un esperienza culturalmente esaltante! Forse bisognerebbe pensare un po’ meno al Dio denaro! ». Sarà interessante vedere quale sarà la reazione di Papa Francesco, che ha più volte sollecitato i fedeli a rispettare i Dpcm. Che siano proprio funzionari a non farli rispettare suona piuttosto singolare e contraddittorio.