Caso Ciriani, la Rai lo “oscura”. Il presidente della Vigilanza: «Insensibilità. Il dissenso va garantito»
Fa discutere ancora molto il caso Ciriani “oscurato” dalla Rai durante la sua dichiarazione di voto al Senato. La Rai ha mandato in onda la pubblicità, oscurando la voce dell’opposizione al governo Draghi. Una scelta che ha penalizzato FdI. Giorgia Meloni ha, infatti, sollevato il caso scrivendo un post su Fb. «Prove di regime. Al Senato la televisione di Stato decide di mandare la pubblicità durante l’unica dichiarazione di voto in dissenso con il governo Draghi. Quella di Luca Ciriani, capogruppo di Fratelli d’Italia. Vergogna».
Caso Ciriani, interviene la Vigilanza Rai
A distanza di poche ore sulla vicenda è intervenuto il presidente della commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, Alberto Barachini. «Dopo la segnalazione di quanto avvenuto ieri sera nel corso della diretta Rai dal Senato, quando l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia è stato interrotto dalla pubblicità, mi sono attivato subito per capire cosa fosse successo. Ho accertato così che si è trattato di un cambio di rete, da Rai3 a Rai2, preannunciato da un sottopancia e con la sovrapposizione di un minuto e, quindi, non si è verificata alcuna censura. Credo, però, che ci sia stata una seria mancanza di sensibilità istituzionale da parte della Rai». Barachini ne ha parlato con l’Adnkronos, spiegando che sta preparando una nota proprio su questo tema per sensibilizzare il servizio pubblico al massimo rispetto del pluralismo in questa nuova fase istituzionale.
Rai, Barachini: «Valutazione inopportuna»
Per Barachini, infatti, da parte del servizio pubblico c’è stata, anche «una valutazione inopportuna». E questo perché in quel frangente si stava svolgendo «un decisivo dibattito parlamentare sulla fiducia al governo Draghi, un esecutivo di responsabilità nazionale, sostenuto da una larghissima maggioranza in risposta a un appello del Capo dello Stato». E che «il passaggio di rete è avvenuto durante l’intervento dell’unico gruppo che ha deciso di non sostenere tale governo».
«Garantire il massimo pluralismo»
«Proprio in considerazione dei nuovi equilibri, è necessario e fondamentale» per il presidente Barachini, «che siano rappresentate tutte le voci. In particolar modo quelle di dissenso, per garantire il massimo pluralismo. Nelle prossime riunioni della Commissione di Vigilanza – ha annunciato – sottoporrò il tema, che intendo approfondire anche congiuntamente all’Agcom, della verifica di tutte le misure volte proprio alla più efficace tutela del pluralismo da parte del servizio pubblico radiotelevisivo in questa nuovo scenario». Questione, ha anticipato, infine, il presidente Barachini, che sarà «oggetto anche della già prevista audizione dell’amministratore delegato, Fabrizio Salini».