Crosetto: «Vogliono isolare la destra. Se le elezioni “non te le danno” bisogna cambiare strategia»
“E’ in corso un braccio di ferro tra due forze politiche. Che attualmente rappresentano meno del 20% dell’elettorato. Siamo ridotti così“. A parlare è Guido Crosetto in una lunga intervista a la Verità. Imprenditore, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ha lasciato il Parlamento, ma non l’impegno politico a distanza. Ed è una voce autorevole, ben ascoltata.
Crosetto: è Renzi a dare le carte
Parla di questa crisi di governo, ormai ‘incartata’. “Non è curioso che un partito che ha l’aggettivo ‘democratico’ nel nome sembri essersi adattato all’idea di fare politica a prescindere dal consenso?”. Eppure le urne sono l’ultima opzione per il partito di Zingaretti.
“Come a volte capita nel pugilato, accade che un pugile un tempo forte e oggi meno renda un colpo e non riesca più a muoversi sul ring E oggi gli stessi militanti del Pd non comprendono. Non capiscono come sia possibile che non sia il loro partito a guidare la crisi”. In questo momento il leader di Italia Viva – osserva Crosetto – è il più forte. ” Gli altri sono obbligati a chiedergli, per favore, di rientrare”. Ma se spostiamo l’obiettivo sul paese, come faranno (Renzi, Zingaretti, Conte e Di Maio) a spiegare una crisi. In cui, dopo 20 giorni, siamo tornati al punto di partenza?“.
Ai democratici non interesse il bene del Paese
«Resta il fatto che questa maggioranza non è in grado di fare non dico ciò che sarebbe necessario per uscire bene dalla crisi, ma nemmeno per sopravvivere. Non so se è chiaro che nei prossimi mesi ci giochiamo forse i prossimi decenni”. Ecco, l’eccezionalità del momento è assolutamente trascurata dal centrosinistra. “C’è una parte di politici e osservatori che pensano che il popolo sia stupido e che voti male. Ormai lo dicono esplicitamente.”
Vorrebbero fare fuori la destra dall’arco democratico
Non solo. Ma i sedicenti democrati si preparano a lasciare fuori un pezzo importante della scena politica. “Il fatto che sia stata chiamata in causa per l’esplorazione la terza. E non la seconda può far pensare che una certa area sia considerata fuori dall’arco democratico. Qualunque cosa dica Giorgia Meloni in un’intervista, poi viene fuori uno sperduto consigliere comunale che nella sua vita la Meloni non ha mai visto nemmeno in fotografia. Quello alza un braccio. E subito i media urlano ‘Ecco cos’ è Fratelli d’Italia'”-
Difficile dire come finisce. “Mi pare che i 5 stelle non possano reggere simultaneamente il fronte aperto da Di Battista e l'”uccisione” politica di Conte. Dunque presumo che costruiranno una linea Maginot a difesa di Conte”.
“Giusto chiedere le elezioni, ma se non te le danno…”
L’ex parlamentare di FdI condivide la richiesta al voto della Meloni. “Se non ci fosse la pandemia, saremmo nella classica situazione in cui tutti riconoscono che può esserci al massimo una maggioranza numerica ma non certo politica. Quanto alla pandemia, è indubbiamente un problema per votare. Ma solo perché sarebbero loro a gestire il voto. Si potrebbero organizzare elezioni ragionevolmente sicure. Esattamente con il grado di sicurezza con cui si va al supermercato“.
Crosetto conferma l’idea di una Bicamerale
Ma c’è un però. “Se ti accorgi che il voto non te lo danno, devi pensare a un altro modo per far saltare il banco. Non puoi lasciare la situazione in mano agli altri”. Il consiglio a Giorgia e ai vertici di Fratelli d’Italia è chiaro. Se anziché chiedere «elezioni e basta» si fosse chiesta una ‘chiusura ordinata’ della legislatura si sarebbe creato un problema nella maggioranza.
L’idea di Crosetto è la proposta di elezioni a giugno. Nel frattempo assicurare un percorso veloce su riforme e Recovery plan. La proposta di una bicamerale che affianchi il governo sulle materie economiche è in questa direzione .”Per togliere alibi agli altri. Essere disponibili a farsi coinvolgere in un percorso limpido e breve, senza pasticci”.
Non si può governare contro l’Ue
Infine il rapporto con l’Ue. Nessuno può pensare di governare contro Bruxelles. Quindi occorre costruire un dialogo. “So bene che queste cose non si decidono a tavolino. Ma non sarebbe interesse di Lega e Fdi differenziare un po’ l’offerta? Per Crosetto bisognerebbe fare un gioco di squadra tra gli alleati. “Gli uni recuperando tratti federalisti, gli altri recuperando tratti presidenzialisti”. Infine un consiglio affettuoso anche al suo vecchio amico Silvio Berlusconi. “Vorrei che avesse dieci anni di meno. Anche con i suoi voti di oggi, saremmo già andati alle elezioni”.