Foibe, Mattarella: «Un crimine contro l’umanità perpetrato dal regime comunista»
Un «crimine contro l’umanità», perpetrato dal regime «comunista». In occasione del Giorno del Ricordo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato le vittime delle Foibe e dell’esodo, sottolineando che si tratta di un «orrore» che «colpisce le nostre coscienza». «Le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono iscritti con segno indelebile nella storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze», ha detto il capo dello Stato, che per il Giorno del Ricordo ha voluto «rinnovare ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti, agli esuli e ai loro discendenti il senso forte della solidarietà e della fraternità di tutti gli italiani».
Mattarella ricorda «l’orrore delle foibe»
«I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto – ha sottolineato il capo dello Stato – non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo. Ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista. Tanto sangue innocente bagnò quelle terre». «L’orrore delle foibe – ha avvertito Mattarella – colpisce le nostre coscienze. Il dolore, che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, tardò ad essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica. Prezioso – ha chiarito il capo dello Stato – è stato il contributo delle associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate. E contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia, pace».
Minuto di silenzio alla plenaria del Parlamento europeo
Anche la plenaria del Parlamento europeo, riunita a Bruxelles, ha voluto ricordare la tragedia delle Foibe e dell’esodo. L’Aula ha osservato un minuto di silenzio. «In occasione del Giorno del Ricordo che si celebra oggi – ha affermato il presidente David Sassoli – vorrei ricordare la memoria degli italiani, di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». «Quello che è successo, per molti anni ignorato o addirittura negato, ci impone l’obbligo di tenere viva la memoria», ha proseguito Sassoli, sottolineando che «chi, come noi, difende i valori di pace, giustizia e libertà ha il dovere di rendere onore alle vittime di questa tragedia».