Foibe, un libro offende gli esuli: vittime di una “psicosi”. Cartellino rosso per la Laterza
L’esodo giuliano-dalmata? Fu colpa di una “psicosi collettiva” secondo Eric Gobetti, autore per Laterza del libro “E allora le foibe?“, contro il quale si scagliano, nel giorno del ricordo, l’Associazione Nazionale Dalmata e il Comitato 10 Febbraio, pubblicando on line un contro-fact checking in cui ribattono punto per punto alle osservazioni che ritengono una vera e propria “provocazione”.
Una provocazione dalla casa editrice Laterza
“Che senso ha il ‘Giorno del Ricordo’ in Italia se una casa editrice del valore di Laterza, proprio a ridosso della commemorazione nazionale, fa uscire un volume come quello di tal Eric Gobetti, ‘E allora le foibe?’, anziché dare spazio a storici seri? Cadono le braccia e la stanchezza aumenta davanti a provocazioni come questa (perché è una provocazione). Il primo istinto sarebbe quello di ignorarle, lasciandole alla loro giusta misura, che si avvicina allo zero – sottolineano ‘Associazione Nazionale Dalmata e il Comitato 10 Febbraio – Ma stavolta non possiamo tacere perché a pubblicare è una collana di rilevanza nazionale, dalla quale ci si aspetta rispetto per il dramma, come oggi ha ribadito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha portato a sofferenze che non possono essere negate e a crimini contro l’umanità'”.
Il titolo, “E allora le foibe?”, è una scelta infausta
L’And chiede a Laterza “una spiegazione riguardo al titolo provocatorio, una scelta infausta. Spiegazione doverosa, visto che offende la memoria dei morti, dei familiari delle vittime, degli italiani tutti. O lo Stato e le sue leggi sono una presa in giro o lo è questa operazione”. Tanto più che, sottolinea, sui social “Gobetti si sbizzarrisce a postare foto mentre omaggia il Maresciallo Tito come se per lui fosse un mito: non certo un buon biglietto da visita per chi si vorrebbe storico imparziale… Non per niente è proprio sulla storia che il suo libro inciampa ripetutamente. Come quando confonde civilizzazione e nazionalismo”.
Le foibe non avvennero per ritorsione contro i crimini fascisti
Il genocidio messo in atto con le foibe non fu, proseguono le due associazioni, “come qualche storico negazionista o riduzionista ha voluto insinuare”, una “ritorsione contro i torti del fascismo. Perché tra le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale, vi furono molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni”.
Rispetto per chi ha perso tutto a causa del comunismo
“Se oltre 300.000 persone sono scappate via dalla propria terra a causa di una ‘psicosi collettiva’, crediamo che la stessa abbia colto l’entourage di Laterza nel trattare Gobetti come uno storico squalificando la credibilità di quella che fu una casa editrice di pregio e, peggio, offendendo la verità e il dolore, che gli anni possono solo mitigare ma non cancellare, di chi ha perso tutto a causa del comunismo e del Maresciallo Tito”, concludono.