Genova, donna uccisa in negozio con 30 coltellate. Fermato l’ex compagno: ha confessato

20 Feb 2021 8:34 - di Greta Paolucci
donna uccisa a Genova

Donna uccisa a Genova nel suo negozio: colpita con 30 coltellate. L’ex compagno fermato mentre tenta il suicidio. La notizia arriva nelle serata di ieri: Clara Ceccarelli, di 70 anni, la titolare di un’attività commerciale nel centro di Genova, è stata uccisa all’interno del suo locale, in via Colombo. Vendeva pantofole, e tutti la conoscevano e la rispettavano nella zona. In tv, i tg di mezza serata trasmettono le immagini della scientifica al lavoro sulla scena del crimine. Si parla di aggressione con un’arma da taglio. Dell’intervento tempestivo del 118. Dei primi soccorritori che tentano disperatamente di rianimare la donna: ma per lei non c’è niente da fare. Si parla di fendenti: prima due. Forse di più. Le forze dell’ordine al lavoro sul caso verificano l’esistenza o meno di eventuali denunce pregresse presentate dalla vittima. Nel corso delle ore, poi, una prima ricostruzione dell’efferato delitto squarcia la nebulosità delle ipotesi e delle incertezze: Clara Ceccarelli è stata colpita con almeno 30 fendenti. Il sospettato principale è l’ex compagno della donna. Immediata scatta la caccia all’uomo.

Donna uccisa a Genova nel suo negozio: colpita con 30 coltellate

Così, in tarda serata arriva la conferma: gli uomini delle volanti della Questura di Genova hanno rintracciato l’ex compagno di Clara Ceccarelli e lo hanno portato in Questura dove verrà sentito dagli inquirenti per chiarire la sua posizione rispetto all’aggressione mortale subita dalla vittima. E comincia a delinearsi un primo quadro della realtà in cui sarebbe maturato l’omicidio. Una realtà, quella dell’uomo, fatta di disagio economico, dovuto alla crisi: certo. Ma forse alimentata anche dal sospetto che il killer fosse vittima di ludopatia.  La relazione con la vittima si era interrotta intorno a marzo-aprile dello scorso anno. Mesi durante i quali l’uomo ha più volte fatto pesare la sua presenza alla donna. Mandando segnali di esasperazione e furia. Solo ieri, apprende l’Adnkronos, il presunto assassino era stato ricoverato in ospedale dopo un tentativo di suicidio: voleva gettarsi dal ponte monumentale di Genova.

L’ex compagno della vittima fermato mentre tenta il suicidio

L’uomo, trovato ieri in stato confusionale. Poco distante dall’ospedale Galliera dopo alcune ore di ricerca da parte degli uomini delle volanti della Questura, avrebbe ammesso di aver ucciso la ex compagna. La caccia all’uomo, iniziata in serata, si è conclusa intorno alle 23 in via Mura delle Cappuccine, dove la polizia ha trovato il 59enne che minacciava di gettarsi da un muraglione. Solo il giorno prima del delitto aveva già tentato il suicidio. Minacciando di gettarsi dal ponte Monumentale di Genova per problemi economici legati alla crisi. A seguito dell’episodio, l’uomo era stato ricoverato in ospedale. Una manciata di ore dopo, la tragedia. Gli inquirenti sono partiti dalla testimonianza dei primi soccorritori della donna che avrebbero riconosciuto il killer, visto mentre si allontanava dal negozio negli attimi successivi al delitto. E con gli abiti ancora sporchi di sangue.

Un omicidio particolarmente efferato su cui grava l’ombra della ludopatia

Un femminicidio, l’ultimo, arrivato dopo un’escalation di tensioni. Iniziate quando la donna aveva messo fine alla loro relazione, circa un anno fa. Da allora R.S. era tornato, più volte, telefonando o dal vivo davanti al negozio, come raccontano alcuni conoscenti della vittima. Tanto che Clara aveva dovuto prendere alcune precauzioni per evitare danni alla vetrina. Secondo alcune ricostruzioni il killer, 59enne, avrebbe avuto inoltre problemi di ludopatia. Un dettaglio non trascurabile che si innesta su una ricostruzione del delitto particolarmente efferata. La vittima, come anticipato, è stata uccisa con almeno una trentina di coltellate, di cui due fatali. E a nulla è servito il tentativo dei medici del 118 di rianimarla. La donna lascia un figlio e un padre anziano.

Un’amica della vittima: aveva preso precauzioni verso l’ex compagno

La tragedia ha colpito l’intero quartiere, la città. I tanti che conoscevano la vittima e da anni frequentavano la sua attività, un negozio ormai storico di calzature e pantofole. I colleghi si stringono intorno alla famiglia, ricordandola con affetto: «Una donna dolcissima e buona…ciao Clara», scrive su Facebook Manuela Carena, presidente del Civ, il Consorzio integrato di via, che riunisce i commercianti di via Colombo e via Galata, dove anche Clara Ceccarelli aveva il suo negozio. «È dal ’68 che la conosco, eravamo amiche», rivela una ex commerciante della zona. «Io abito qui davanti. Tanti anni fa avevo il bar in piazza Colombo e lei lavorava in una profumeria. Ci siamo conosciute lì. Era vedova. Poi è venuta qui con questo compagno e dopo si sono lasciati. Ma lui gliene combinava di ogni colore. Infatti aveva preso delle precauzioni qui dal negozio». E in serata arriva anche il post di cordoglio del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Il quale, sulla sua pagina Facebook scrive: «Ha confessato l’ex compagno di Clara Ceccarelli, la donna uccisa a coltellate nel suo negozio in centro a Genova. Un terribile femminicidio. L’ennesimo nel nostro Paese, che ha sconvolto la città. Una preghiera per Clara e per la sua famiglia in questo momento di grande dolore che unisce un’intera comunità».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *