Gianluca Vinci vota no a Draghi e lascia la Lega: «Da oggi la mia famiglia è Fratelli d’Italia»
«Ho deciso di votare no a questo governo e non far parte di una maggioranza variopinta dove tutti odiano tutti ma si sta uniti, si danno nuove cariche e si cambiano i programmi della legislatura senza mai andare al voto». Lo scrive il deputato leghista, Gianluca Vinci, in un post su Facebook, spiegando così il suo voto contro il governo Draghi, annunciando di essere passato con Fratelli d’Italia. «Il mio no non è stato una scelta, ma un atto dovuto, rispettoso del mandato ricevuto dagli elettori che alle elezioni hanno votato per avere un’alternativa alla Sinistra. Ritengo fondamentale che gli elettori di centrodestra non siano traditi e che abbiano una rappresentanza in Parlamento che porti avanti i loro valori e le loro idee».
Gianluca Vinci: «Da oggi FdI è la mia famiglia»
«Per questi motivi questa inversione di rotta, non passata dalle urne, non può trovare il mio sostegno», aggiunge Vinci. «Difficile fermare il sempre crescente sentimento di antipolitica quando ci si allea con i propri avversari di sempre, con una idea di immigrazione, di famiglia, di proprietà privata, di tassazione, di legalizzazione di droghe leggere, ecc ecc sempre totalmente opposta alla nostra. Ringrazio di cuore Giorgia Meloni e tutta Fratelli d’Italia per essere stati coerenti ed avermi accettato nella loro grande famiglia che da oggi è anche la mia».
Lollobrigida; «Lavoreremo insieme per gli italiani»
Esprime soddisfazione Francesco Lollobrigida. «Fratelli d’Italia», afferma, «è l’unica forza di opposizione al governo Draghi ed è normale che coloro che si ritengano incompatibili con il Pd, il M5S e il partito di Renzi scelgano il nostro movimento come loro casa naturale. Benvenuto al deputato Gianluca Vinci che da oggi entra a far parte del nostro gruppo parlamentare. Insieme lavoreremo per tutelare gli italiani e dare loro quelle risposte che un governo, in continuità con il Conte 2 e fortemente sbilanciato a sinistra, non riuscirà a dare».