Grave lo scrittore Valerio Massimo Manfredi: trovato privo di sensi in casa a Roma
Sono lo scrittore Valerio Massimo Manfredi e la moglie le due persone trasportate in ospedale per aver esalato un gas, molto probabilmente monossido di carbonio, nel loro appartamento di via dei Vascellari, a Roma. A chiamare i soccorsi è stata la figlia che non riusciva a mettersi in contatto con loro. I due coniugi sono stati trovati sul letto e soccorsi dal 118. Sono ora al San Camillo . Sul posto, oltre alla polizia, i vigili del fuoco. Stanno eseguendo alcune rilevazioni per capire se a intossicare la coppia sia stato il monossido. Stanno verificando da dove potrebbe esser fuoriuscita la perdita, forse da una caldaia. Si attendono i rilievi della scientifica che sta raggiungendo l’appartamento.
Esalazioni di monossido, grave Valerio Massimo Manfredi
“E’ stata una scena tremenda, ho visto la figlia urlare e piangere”. Questa la testimonianza di una vicina di casa rilasciata all’Adnkronos. “Non volevo credere che fossero loro”, dice il barista. “Non può essere, faceva qui colazione ogni mattina”, continua a ripetere la proprietaria del caffè di fronte l’appartamento dello scrittore, in via dei Vascellari. Intanto i Vigili del Fuoco stanno controllando ogni piano della palazzina, per cercare di capire da dove sia partita la perdita.
Scrittore amatissimo e volto tv
Volto amatissimo della narrativa italiana. L’archeologo, docente e scrittore Valerio Massimo Manfredi ha affiancato con felici esiti l’attività di studio e di ricostruzione storico-archeologica all’esercizio della scrittura letteraria. Lo attestano i suoi tanti successi editoriali, tutti pubblicati da Mondadori, quali la Trilogia di Aléxandros (“Il figlio del sogno”, “Le sabbie di Amon” e “Il confine del mondo”, 1998). La serie di Ulisse (“Il mio nome è Nessuno – Il giuramento”, 2012; “Il mio nome è Nessuno – Il ritorno”, 2013; “L’oracolo”, 2014); e, tra gli altri, i romanzi storici ambientati nell’antichità soprattutto greca, “Palladion” (1985), “La torre della solitudine” (1996), “Chimaira” (2001).
I suoi best sellers
Splendido “L’ultima legione” (2002), “L’armata perduta” (2007, Premio Bancarella 2008). Avvincente “le idi di Marzo”, sulloa morte di Giulio Cesare trasformata in un originale thriller. Di rilievo anche l’attività di Manfredi come sceneggiatore per la televisione (“Il cielo sotto il deserto”, 1998; “Akhenaton – Il Faraone eretico”, 2000) e per il cinema (“L’inchiesta”, 2006; “L’ultima legione”, 2007; 11 settembre 1683, 2012) e di conduttore televisivo di programmi di divulgazione scientifica (“Stargate – Linea di confine”, 2004-2008 su La7; “Impero”, 2008 su La7; “Metropoli”, 2013 su Rai3). Dal 2016 è stato conduttore di “Argo, un viaggio nella storia”, serie di documentari prodotti per il canale televisivo Rai Storia.
E’ lotta contro il tempo
Su Wikipedia – leggiamo su Libero – è stata già aggiornata la pagina di Manfredi con la data del decesso. Ma la morte non è stata confermata in alcun modo. L’Italia che lo apprezza e ha sognato con le sue pagine attende con trepidazione. E’ in coma da intossicazione e ora è lotta contro il tempo. Come informa l’Adnkronos lo scrittore è stato trasferito dall’ospedale San Camillo di Roma a quello di Grossetto, dove c’è una camera iperbarica disponibile.